Magazine Cinema

“Una separazione”

Creato il 22 ottobre 2011 da Cinemaleo

“Una separazione”

2011: Joadaeiye Nader az Simin di Asghar Farhadi

 uscita iran: 16 marzo 2011   uscita italia: 21 ottobre 2011  

“Una separazione”
 
“Una separazione”

E’ raro che un Festival attribuisca i maggiori premi (miglior film, migliori interpretazioni) allo stesso lavoro… e in questo caso mai scelta fu migliore.

Trionfatore a Berlino, Una separazione è distribuito in Italia in pochissime sale. Il consiglio è di non lasciarselo scappare. Chi ama il vero cinema, quello in grado di nutrire il nostro cervello e il nostro cuore, non dovrà assolutamente perderlo.

Una formidabile sceneggiatura, una regia sopraffina, uno stuolo di attori tutti in stato di grazia. Una trama che sarebbe tanto piaciuta ad Alfred Hitchcock. Un racconto che attanaglia la nostra attenzione dalla prima all’ultima sequenza. Senza un attimo di respiro ci procura una tensione e una emozione fortissima, coinvolgendoci come raramente accade.

Uno scontro tra persone ognuna con i propri torti che non puoi non biasimare, ognuna con le proprie ragioni che non puoi non condividere. Lo spettatore si immerge completamente nella vicenda parteggiando ora per l’uno ora per l’altro dei contendenti, in un contrasto che sembra non avere soluzione e che in ogni scena sorprendentemente si complica e si ingarbuglia.

Un formidabile ritratto di psicologie umane (apparentemente tanto diverse ma in ognuna delle quali è possibile ritrovarcisi), un formidabile ritratto di una civiltà che conosciamo poco (apparentemente tanto lontana da noi ma con le nostre stesse esigenze, i nostri sogni, i nostri bisogni, le nostre stesse difficoltà nello scegliere). Un inno alla forza e alla determinazione delle donne, al loro senso pratico, alla loro ragionevolezza… in un mondo che le ostacola e ne impedisce la giusta piena affermazione.

Asghar Farhadi, pluripremiato regista iraniano, al quinto film conferma il suo grande spessore narrativo e ideologico” (MyMovies) e ci regala un’opera che è, al contempo, grandemente politica e profondamente umana.

Giusto entusiasmo da parte della critica tutta (1):

“Una storia universale, un ritratto sulla difficoltà di comunicazione fra persone che si amano, ma troppe volte non si ascoltano… Una storia semplice, ma non banale, che ha il pregio vero di nascondere una grande complessità, come la vita” (Comingsoon), Una separazione riesce ad essere avvincente quasi come un thriller e intenso come un dramma, senza rinunciare ad un tocco di ironia” (Movieplayer), “…opera esemplare, dove il grande “cinema del privato” sa dialogare con un pubblico senza frontiere, pur rimanendo aderente a un hic et nunc socio-politico e civile dove libertà e diritti sono parole non pervenute” (Il Fatto Quotidiano), “Il film è un mulinello emozionale veloce, implacabile” (Cinematografo.it), “Non aspettatevi il solito film iraniano lento e maestoso alla Kiarostami. Non aspettatevi nemmeno un film etnico sul chador, gli imam ecc. ecc. Una Separazione ha sì le sue radici a Teheran, ma è una storia universale (Luigi Locatelli), “Un film straordinario” (la Repubbica), “Bellissimo… un trionfo” (Il Messaggero), “Il film di Farhadi è un capolavoro” (Il Corriere della Sera), un film di grande umanità, di mirabile scrittura e quindi di altissima godibilità” (L’Unità).

 

note

(1)   Scrive Luigi Locatelli: “I giudizi positivi e perfino entusiasti non si contano più, il sito Rotten Tomatoes, che fa la media delle valutazioni dei critici nordamericani, gli assegna un indice di gradimento del 100%. Vuol dire che è piaciuto a tutti e 26 i critici interpellati. Se non è record poco ci manca”.

scheda

premi e riconoscimenti

sito ufficiale

 

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :