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Bicentenario P&P; - Charlotte Lucas...ed il matrimonio (di nuovo)

Creato il 14 febbraio 2013 da Lalenene @Irene_Marziali
Bicentenario P&P; - Charlotte Lucas...ed il matrimonio (di nuovo) Vogliamo parlare di un personaggio secondario del romanzo Orgoglio e Pregiudizio che ci dà la possibilità di analizzare un aspetto interessante dell’epoca: Charlotte Lucas.
Ci viene presentata quando ha 27 anni ed è ormai vecchia per sperare in un matrimonio. Ci viene descritta come una ragazza che non è mai stata bella, ma senza dubbio è intelligente, vivace ed ha un buon carattere. Pur essendo la migliore amica di Elizabeth Bennet, il suo modo di vedere l'amore e il matrimonio è totalmente in contrasto con quello di quest’ultima. Questo aspetto diviene particolarmente evidente quando Charlotte accetta, anzi, ricerca con serenità il matrimonio con Mr Collins, il grottesco cugino dei Bennet, che Lizzie aveva appena rifiutato.
Cosa ne pensa Charlotte dell'amore? Ma soprattutto, possiamo capire cosa pensa Jane di questo tipo di matrimoni?
Cerchiamo prima di tutto di contestualizzare l'episodio nell'epoca a cui appartiene: nel 1700-1800 i matrimoni erano raramente matrimoni di amore. (nonostante quello che ci raccontano i romanzi!) Gli interessi che si nascondevano dietro l'unione matrimoniale di due giovani potevano essere molteplici: interessi economici, scalate sociali, alleanze tra famiglie, ma raramente l'amore. C'è da ritenere quindi che il matrimonio di Charlotte con Mr Collins rappresenti quello che accadeva di frequente: pur di avere un riparo e protezione si era disposti a sacrificare i sentimenti. Un'unione del genere era inoltre ritenuta un buon matrimonio: ricordiamo che nel romanzo Mrs Bennet desidera che Lizzie lo sposi per il possedimento che quest'ultimo erediterà e quando avviene il fidanzamento i Lucas ne sono più che felici:
“A Sir William e Lady Lucas fu subito richiesto il loro consenso, che fu dato con la più lieta prontezza. La posizione del signor Collins ne faceva un partito vantaggioso per la loro figlia, alla quale non potevano assegnare che una piccola dote, e la prospettiva della sua futura ricchezza era quanto mai attraente.” (cap XXII)
Charlotte stessa dopo tutto non si sente né triste, né costretta contro i suoi desideri a contrarre quel matrimonio: come lei ammette parlando con Lizzie "non è romantica". Ha invece una visione molto realistica, quasi cinica, del matrimonio e della vita matrimoniale: come un semplice rapporto contrattuale nel quale si diventa moglie in cambio di casa e protezione. “ […] lo accettava per puro e disinteressato desiderio di una sistemazione […]”
Vi riporto il brano del romanzo in cui si notano i punti di vista di Charlotte:
  “Intendo quello che senti” rispose Charlotte. “Devi essere molto sorpresa, così poco tempo dopo che il signor Collins voleva sposare te. Ma quando avrai avuto tempo di riflettere, spero che sarai contenta di quello che ho fatto. Tu sai che io non sono romantica e che non lo sono mai stata. Chiedo soltanto una casa comoda e, considerando il carattere, la parentela e la posizione sociale del signor Collins, sono convinta che le probabilità di essere felice con lui non sono minori di quelle di cui molte possono vantarsi maritandosi.” (cap. XXII)
 Ma cosa ne pensa Jane? Sicuramente sarebbe bello poterglielo chiedere di persona, ma, non avendo ancora la macchina del tempo, dobbiamo dare spazio a delle supposizioni. È d’accordo con Charlotte? Difficilmente potremmo dire che la sua approvazione è totale, in quanto lei stessa si rifiutò di contrarre un matrimonio per puro interesse. Ma condanna forse Charlotte per la sua scelta?
Bicentenario P&P; - Charlotte Lucas...ed il matrimonio (di nuovo)Benché sicuramente ciò che Jane scrive non indica la soluzione scelta da Charlotte come la migliore, non possiamo certo dire, leggendo del suo stato da sposata, che le infligga una dura condanna. Ci viene comunque descritta serena, quasi felice. Con il suo buon carattere e la sua intelligenza cerca di colmare e coprire i grossi difetti del marito. Prova soddisfazione nel prendersi cura di una casa tutta sua e delle faccende domestiche e riesce a ritagliarsi i suoi spazi privati dove, a quanto pare, Mr Collins accetta di non mettere il naso. Quello che per Lizzie e per Jane stessa era inconcepibile, viene addolcito per altri personaggi, da altri caratteri meno passionali o romantici.
Anche in questo caso vi riporto dei brani che appoggiano la nostra "teoria":
“Quando il signor Collins diceva qualche cosa di cui la moglie avrebbe potuto con ragione vergognarsi, cosa che non accadeva di rado, le veniva involontariamente di guardare Charlotte. Una volta o due le osservò un tenue rossore; ma in genere la saggia Charlotte sembrava non udire.”
“Quando si riusciva a dimenticare il signor Collins, vi era veramente in tutto e per tutto un’atmosfera di benessere e dall’evidente serenità di Charlotte, Elizabeth deduceva ch’egli doveva essere spesso dimenticato.”
“Quando si furono ritirate nelle loro camere, Elizabeth meditò in solitudine di Charlotte, riconobbe la sua abilità nel governare la casa e la sua tolleranza nel sopportarsi quel marito, e ammise che tutto era fatto molto bene.” (cap. XXVIII)
“Da principio Elizabeth si era un po’ meravigliata che Charlotte non preferisse stare nella sala da pranzo, che era di dimensioni più giuste e più allegra; ma presto si avvide che la sua amica aveva un’ottima ragione, poiché se loro si fossero insediate in un ambiente piacevole, il signor Collins sarebbe rimasto indubbiamente meno nelle sue stanze; e approvò Charlotte.” (cap. XXX)

Bicentenario P&P; - Charlotte Lucas...ed il matrimonio (di nuovo)  Quindi la nostra conclusione è che Jane non condanni a priori un matrimonio di puro interesse: certo che se ci fosse anche l'amore sarebbe meglio, ma crede che, alle strette, una donna intelligente e con un carattere accondiscendente possa ritagliarsi i propri spazi anche in una situazione del genere. Del resto ricordiamo che Jane non fa mai fare alle proprie protagoniste matrimoni di "puro amore" senza che ci sia alcun supporto economico! Ai suoi occhi un matrimonio senza risorse economiche non è certo da preferire a uno senza amore. La fuga e il conseguente matrimonio di Lydia con Wickham, ad esempio, è certo indotta dall’infatuazione, se non proprio dell’amore (almeno da parte di Lydia), non per questo tuttavia Jane lo presenta come un’unione ben riuscita.
L'equilibrio fra le due cose sarebbe sempre preferibile!
A presto con altri approfondimenti!
Bicentenario P&P; - Charlotte Lucas...ed il matrimonio (di nuovo) Con affetto, 
Alessia

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