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Blow Up e il delitto in uno scatto che scotta

Creato il 21 maggio 2012 da Dejavu
Blow Up e il delitto in uno scatto che scottaNon è certo un film recente, Blow Up. Basti pensare che precorre di due anni le rivoluzioni sessantottine per capire su quale ambiente storico è puntato l'obiettivo. E allora zoomare sui contesti, sui colori e sulla tensione che si avverte in quel preciso momento epocale diventa facile.

Thomas (senza cognome) per esempio vi riesce benissimo. Usa la macchina fotografica come un diaframma fra la vita e se stesso per catturare il momento. Lui, artista al servizio di riviste patinate, saturo nauseabondo di modelle come manichini in posa e affamato di immagini e spazi aperti, quasi ci soffoca nel suo studio londinese. 

Così, appena può, salta sulla Jaguar per scappare dal lavoro e perlustrare l'esistenza. Ma proprio durante una di queste fughe all'aria, sperduto in un parco cittadino dove l'unico frastuono è dato dal fruscio delle fronde, incontra Jane (senza cognome) avvinghiata ad un uomo. 

Il soggetto si rivela subito interessante, così Thomas decide di seguirli e spiarli per ritrarli a loro insaputa, in un silenzioso inseguimento su prati apparentemente felici. Finché lei non se ne accorge e lo rincorre per fermarlo e farsi restituire gli scatti rubati.E' un rullino che vale oro quello che Jane vuole indietro. Contiene una verità che va messa a tacere. Ma Thomas è già andato oltre: è pazzo d'amore per la sua casuale modella e non ha alcuna intenzione di mollare la presa.

Dopo che Jane si è presentata allo studio fotografico disposta anche a prostituirsi pur di riavere quanto reclama, Thomas non può più tornare indietro. La curiosità per quella donna e per i suoi segreti ormai divampano in lui come un flash e lo spingono a ingannarla e a darle il rullino sbagliato.Una volta liberatosi di lei e delle sue pretese, Thomas sviluppa i negativi. Ed è allora, in camera oscura, che la verità prende forma e che i segreti di Jane vengono messi a fuoco.C'era qualcuno al parco, dietro la siepe. Qualcuno che voleva sparare. Qualcuno che prendeva di mira Jane e il suo amante. E c'è un cadavere. Giace lì, indisturbato, con una sagoma confusa nella foto.  Nessuno ha sentito nulla. Nessuno ha visto. Tranne Thomas...


Blow Up e il delitto in uno scatto che scotta

Blow Up e il delitto in uno scatto che scotta

Blow Up e il delitto in uno scatto che scotta

Blow Up e il delitto in uno scatto che scotta

Blow Up e il delitto in uno scatto che scotta

Blow Up e il delitto in uno scatto che scotta

Blow Up e il delitto in uno scatto che scotta

Blow Up e il delitto in uno scatto che scotta
Quello che non dovete aspettarvi da Blow Up è un poliziesco fatto e finito. David Hemmings è ancora lontano dalla figura del pianista con manie investigative del nostrano Profondo Rosso e Michelangelo Antonioni, che sta dietro la macchina da presa, ha un piglio decisamente più visivo che narrativo. Il film è un lungo gioco di immagini, di porte secondarie, di confusione bohemienne, di colori e tra questi, la venatura gialla non è certo predominante.Antonioni riduce la scena del delitto, ritratta (in)volontariamente in bianco e nero, ad una seduta fotografica la cui interpretazione cambia a seconda di chi la guarda. Quel corpo, ucciso non si sa da chi, non si sa perché, non è poi molto differente da quello di una delle tante modelle senza nome che ogni giorno sfilano davanti agli occhi assuefatti di Thomas.    

Quella lasciata da Antonioni sarà una vera e propria eredità. Gli alberi mossi dal vento li ritroveremo con insistenza ne I Segreti di Twin Peaks, così come Laura Mars la fotografa visionaria potrà considerarsi a buon diritto l'alter ego femminile e artistico di Thomas, mentre Blow Out di Brian de Palma, se non un remake, sarà comunque uno sfacciato riferimento sin dal titolo, con la variante di avere un tecnico del suono (John Travolta) come protagonista.

Blow Up e il delitto in uno scatto che scotta
Del resto, anche Antonioni pagò in qualche modo un tributo al passato. Dice nulla quella famosa ombra con fucile nascosta dietro ad una siepe a Dallas, durante l'attentato a John Fitzgerald Kennedy e immortalata per puro caso nel filmato di Abraham Zapruder?



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