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Brahms – Christian M. Schmidt

Creato il 10 agosto 2015 da Maxscorda @MaxScorda

10 agosto 2015 Lascia un commento

Brahms
Ancora una volta la casa editrice EDT riesce a sorprendermi con un ottimo testo di con buona qualita’ e ad un prezzo onesto.
Protagonista e’ il grande compositore tedesco Johannes Brahms, nato nel 1833 e scomparso nel 1897, che ha traghettato la musica sinfonica beethoveniana sino alle porte del XX secolo.
Lo si diceva in contrapposizione alla nuova musica di Lizt e Wagner, un conservatore aggrappato alla tradizione che stava scomparendo e cio’ con disprezzo dei suoi detrattori che furono tanti e agguerriti. Anzi si puo’ dire che dopo la sua scomparsa gia’ si misero in atto forze pronte a cancellarne il ricordo in quanto troppo lontano dalle avanguardie wagneriane prima e post wagneriane poi, eppure fu proprio il piu’ grande tra gli avanguardisti del nuovo secolo, Arnold Schoenberg che rivalutandone la modernita’ della tecnica, lo salvo’ da un possibile e immeritato oblio. Per cio’ che mi concerne, il definire la sua prima sinfonia come la decima beethoveniana, non ha il sapore dello scherno che qualcuno vuole attribuire ma in realta’ ha la valenza del grande merito del compositore di essere pari al suo predecessore.
Tolto l’aspetto storico e biografico, Schmidt dichiaratamente punta ad un lavoro diverso dal solito dove le vicende in vita del musicista sono importanti ma altrettanto lo e’ il contesto storico, ben intrecciato ed evidenziato nel testo, dove il confronto con gli altri musicisti e il contesto sociale forniscono un quadro esaustivo sull’uomo oltre che l’artista. A cio’ si aggiunge un’analisi non serrata ma interessante sulla tecnica di alcune tra le sinfonie e concerti, con una lunga parentesi dedicata ai Lieder.
L’impostazione del libro e’ ottimale, molto dettagliato, fondamentale la cronologia iniziale e la bibliografia conclusiva. Non sempre mi trovo d’accordo con l’autore in merito ad alcune considerazioni storiche laddove cerca di infilare a tutti i costi Brahms dentro a gabbie politiche di comodo ma viene lasciato abbastanza spazio per farsi la propria ragione senza insistere troppo. Come detto merita, percio’ consigliato.


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