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Brooklyn di John Crowley: la recensione

Creato il 16 marzo 2016 da Ussy77 @xunpugnodifilm

brooklynLineare e asciutto. La nostalgia di casa sul volto di Saoirse Ronan

Pellicola che tratta il tema dell’emigrazione dall’Europa agli Stati Uniti, la terra promessa dove tutto è possibile, Brooklyn è narrativamente compiuto; un film senza nulla fuori posto, che prosegue in modo lineare, ostentando un’inaspettata positività.

Ellis sta per partire per gli Stati Uniti; in Irlanda sembra non aver futuro e, aiutata da un prete, trova lavoro nel Nuovo Mondo. A New York Ellis fatica ad ambientarsi e combatte contro una costante nostalgia, fino a quando non incontra un giovane italoamericano.

Interprete principale e attrice che sente in modo abbastanza viscerale la vicenda trattata, Saoirse Ronan è la personificazione del popolo irlandese, che ha affollato le coste americane, ma non ha mai dimenticato la propria terra d’origine; un passato che riaffiora e porta con sé nostalgia e commozione. È questa la traccia su cui John Crowley costruisce Brooklyn, un prodotto classico nella messinscena e nello svolgimento, ma non per questo disprezzabile. Difatti il film sceneggiato da Nick Hornby possiede quell’animo romantico necessario per svilupparsi e quella forza d’animo, incarnata dalla protagonista, fondamentale per affermarsi. Perché in fin dei conti la Ronan impersona contemporaneamente una ragazza che lascia l’Irlanda in cerca di fortuna e una popolazione che si è spostata per buona parte lontano da casa, ma che fatica a integrarsi nel Nuovo Mondo.

La doppia valenza di Brooklyn, invece di appesantire il tutto, è ben equilibrata e ben nascosta dietro l’intensa prova recitativa della Ronan, che si è guadagnata la nomination agli Oscar, senza però lasciare il segno. Brooklyn è un film sull’amore e sul mantenimento del ricordo, un melodramma caratterizzato da un’interessante fluidità e da qualche spunto intelligente, finalizzato a rendere l’intero prodotto, in alcuni punti, evidentemente più leggero.

Insomma Brooklyn non si fa disdegnare, compie il suo lavoro e si fa apprezzare per la semplicità con cui racconta una storia di emigrazione solitaria, nella quale gli affetti si sono fermati dall’altra parte dell’Oceano. Saoirse Ronan interpreta una donna che cerca di affermarsi indipendentemente, senza dimenticare da dove viene e che, nel momento in cui sembra cadere nella melensa e lacrimosa trappola della tragicità, si risolleva e prosegue dritta per la sua strada, tendendo alta la testa ed esibendo un’inaspettata positività.

Uscita al cinema: 17 marzo 2016

Voto: ***


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