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The Lesson di Kristina Grozeva: la recensione

Creato il 16 marzo 2016 da Ussy77 @xunpugnodifilm

THE-LESSON-SCUOLA-DI-VITA-POSTER-LOCANDINA-2016La realtà che supera la fantasia

The Lesson è un film essenziale, pulsante e, per certi versi, inquietante. Ispirato a un accadimento vero, la pellicola diretta da Kristina Grozeva è realtà che si fa cinema, con tutti i difetti e i pregi che ciò comporta.

Nadya insegna inglese in una scuola della provincia bulgara. Un giorno una ragazza della sua classe viene derubata e Nadya ci tiene particolarmente a scoprire il colpevole, in modo da insegnare i valori morali dell’onestà. Nel mentre scopre che il marito negli ultimi mesi non ha pagato il mutuo della casa, cosicché la banca bussa alla porta per entrare in possesso dell’immobile e metterlo all’asta. Da questo momento Nadya s’impegna per racimolare i soldi necessari per assolvere il debito e riottenere la proprietà della casa.

Si può rimanere solo piacevolmente colpiti da un prodotto come The Lesson. Infatti la parabola discendente di Nadya è l’esempio di un cinema che cerca costantemente di procedere a pari passo con la realtà, anche se quest’ultima appare amorale e cinicamente desolante. Privo di un accompagnamento musicale, il film diretto dalla Grozeva è, forzando un po’ la mano, neorealismo contemporaneo, nel quale la povertà non viene misurata attraverso gli stracci e la carenza di cibo, ma è causata dalle insolvenze bancarie, da decisioni prese d’istinto e, inevitabilmente, fallimentari.

The Lesson, con la sua messinscena essenziale e priva di fronzoli, mette in mostra pregi e difetti di una società nella quale la colpa e il castigo assumono sfumature decisamente surreali. Come la vicenda raccontata sullo schermo, che possiede una forma ciclica: un cerchio che si chiude su se stesso e che vede la protagonista “rattoppare” problemi, correre e sistemarli, senza pensare alle conseguenze delle sue azioni.

Nonostante un andamento eccessivamente cadenzato e frammentario, The Lesson si dimostra un prodotto che può attrarre un pubblico variegato, che può rimanere travolto dall’inquietudine e dall’ansia di una scadenza e da un gesto inevitabile e poco condivisibile. Stretta nella morsa di promesse non mantenute e di stipendi non percepiti, Nadya è un’antieroina con le spalle al muro, contornata da personaggi inetti e arroganti.

Contraddistinto da una macchina da presa che si concentra in modo univoco sullo sguardo sempre più perso di Nadya, The Lesson possiede le carte giuste per farsi apprezzare e per coinvolgere. Un prodotto di nicchia (caratterizzato da una fotografia sgranata e da uno stile registico realistico) che si prefigge l’obiettivo di essere il capostipite di una trilogia sul tema della «silenziosa ribellione delle persone semplici che combattono la logica mercantile, crudele e cinica del mondo in cui viviamo». Aspettiamo con ansia il secondo capitolo.

Uscita al cinema: 17 marzo 2016

Voto: ***


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