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Calcio a 5 - Europei 2014, la finale: Apoteosi Italia, piegata la Russia.

Creato il 10 febbraio 2014 da Andreakur
Il sogno è diventato realtà: undici anni dopo il primo, e fino a stasera, unico trionfo, la Nazionale italiana di futsal è campione d’Europa. Allo SportPaleis di Anversa, in una finale seguita da quasi 12mila spettatori sugli spalti e da centinaia di migliaia di tifosi davanti alla tv, gli azzurri battono 3-1 la Russia. Un vero e proprio capolavoro, quello della squadra di Roberto Menichelli: dopo la sconfitta all’esordio contro la Slovenia, nella testa dell’Italia è scattato qualcosa, e quello che sembrava un Europeo nato sotto i peggiori auspici, si è trasformato in leggendario. Succede tutto nel primo tempo: vantaggio azzurro con il capitano Gabriel Lima, pareggio di Eder Lima e nuovo allungo dell’Italia firmato da Murilo e Giasson. Nella ripresa, esce fuori la straordinaria difesa azzurra, con Mammarella che resiste anche agli assalti russi con il portiere di movimento.
Menichelli parte in quintetto con Mammarella, Lima, Merlim, Saad e Giasson. Inevitabili fasi di studio in apertura di match: Eder Lima, capocannoniere dell’Europeo, prova a spaventare subito Mammarella, ma il suo destro trova soltanto il palo di sostegno esterno della rete. La prima chance per gli azzurri arriva con Mammarella che serve Giasson, il cui pallonetto su Gustavo in uscita termina di poco a lato. Poi è ancora Eder Lima a rendersi pericoloso, con Mammarella che dice di no, così come Gustavo su Murilo poco dopo. Al 6’02’’, il vantaggio azzurro che, così come contro il Portogallo, arriva su schema da calcio d’angolo: Saad serve Lima, che stavolta taglia sul primo palo e di destro batte Gustavo. Il portiere russo, poi, è bravo su Merlim, ma al 9’33’’ arriva il pareggio russo: lo segna Eder Lima, che gira attorno a Giasson e scaglia un destro potentissimo che Mammarella può solo raccogliere in fondo alla rete. Sull’1-1, il ritmo cala leggermente: Gustavo è attento su Giasson e Merlim, poi Fortino manca il giusto impatto con il pallone su assist di Murilo. Al 13’50’’, lo spicchio di tifosi italiani può esplodere nuovamente: assist al bacio da sinistra di Lima e tocco sotto misura di Murilo, la grande novità dell’Europeo, che non sbaglia. Prima dell’intervallo, arriva anche la terza rete azzurra: assist di Honorio per Giasson, che di esterno destro, fulmina ancora Gustavo.
Nella ripresa, il ritmo è più basso rispetto ai primi 20’: la prima conclusione porta la firma di Merlim, con la deviazione impercettibile di Gustavo a mettere in corner. Robinho spaventa Mammarella (palla a lato), poi un lampo di Saad rischia di portare l’Italia sul 4-1: il pallonetto dell’asso del Barcellona colpisce il palo. Poco dopo, Gustavo tocca quel tanto che basta per negare a Ercolessi la gioia del gol, con gli arbitri che non assegnano neppure il corner. All’11’50’’, Skorovich inserisce Pereverzev portiere di movimento, ma il pericolo più grande arriva dal destro dalla distanza di Sergeev, che scheggia la traversa. Per la Russia, però, è notte fonda quando Cirilo stende Lima e si becca il secondo giallo. L’Italia in superiorità numerica ha almeno tre chance per mettere la parola fine alla partita, ma Gustavo (miracoloso su Fortino e Saad) tiene in vita i russi. Eder Lima colpisce l’incrocio dei pali al 18’24’’, ma l’Italia non è fortunata: ha vinto giocando un futsal straordinario, un futsal da campione d’Europa.
Queste le dichiarazioni del Commissario Tecnico, Roberto Menichelli: “E’ un’emozione forte, molto forte, e che allo stesso tempo è difficile da spiegare. E’ la più grande soddisfazione da quando sono allenatore. Ringrazio prima di tutto i ragazzi, che sono stati ancora una volta eccezionali. Io bravo? Lo lascio dire agli altri. Oggi abbiamo fatto bene ovunque: sulle palle ferme, ma anche dal punto di vista tecnico e sotto il profilo fisico. Abbiamo abbinato qualità tecnica a forza e carattere: è stata una partita ben giocata e che per questo merita la medaglia d’oro. Il lavoro di gruppo è la ragione di questa vittoria. E quando parlo di gruppo intendo tutti, perchè la nostra è una grande squadra formata dai giocatori, dallo staff tecnico, dai dirigenti che ci aiutano nelle singole valutazioni, dalla Divisione Calcio a Cinque e dalla FIGC che ci supportano e ci fanno stare bene. Se me l’aspettavo? Prima di partire per il Belgio non sapevo se saremmo riusciti a vincere il Campionato Europeo, ma sapevo di avere una squadra in grado di farlo”.
Parla poi il capitano della Nazionale italiana, Gabriel Lima: “Non so dire cosa abbiamo fatto. E’ strano dirlo, però abbiamo avuto dei segnali che il torneo fosse dalla nostra parte. La Coppa voleva venire da noi e noi ci siamo aggrappati a lei, portandola a casa. Voglio sottolineare ancora una volta i meriti del gruppo e a conferma di questo c’è il fatto che Murilo, l’ultimo arrivato in Nazionale in ordine di tempo, abbia realizzato un gol importantissimo. Non potevo immaginare che questo momento potesse essere così emozionante, ma tutto il resto l’ho pensato proprio così: da quando sono usciti i gironi avevo l’idea fissa che stavolta sarebbe stato possibile vincere il titolo. Il pubblico? Grazie ai tifosi perchè eravamo in Belgio, ma è come se avessimo giocato in casa”.

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