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Calciomercato 2012: quali colpi per le nostre grandi?

Creato il 18 giugno 2012 da Frank_80
Calciomercato 2012: quali colpi per le nostre grandi?

Archiviata la stagione 2011/2012 impazza già il calciomercato che, grazie anche alla vetrina dell’Europeo, potrebbe portare nella nostra serie A diversi campioni. Ecco le previsioni di mercato delle big del nostro campionato

Malgrado gli Europei ancora nel pieno dello svolgimento impazza già il calciomercato con le società italiane che si stanno muovendo per piazzare i primi colpi: diamo uno sguardo a quelli che potrebbero essere i principali 'botti' di calciomercato, anche rispetto a quanto fatto nell'anno precedente, in riferimento alle prime 7 del nostro campionato.
JUVENTUS - Si comincia con la Juve campione d’Italia. Conte ha costruito quest’anno un gruppo vincente grazie all'arrivo di molti giocatori: da Vidal a Lichsteiner, da Vucinic a Pirlo. Il risultato è stato un bilancio di 38 partite senza sconfitta, e la conquista dello scudetto. E proprio da qui Conte ripartirà. Senza più il supporto di Del Piero e con il palcoscenico della Champions alle porte, il tecnico pugliese ha chiesto alla dirigenza un obiettivo importante di mercato. Il mister X, come direbbe Galliani, che darebbe qualità e peso alla Juve. Un centravanti dotato di piedi buoni e grande classe.
Il bersaglio principale è Robin Van Persie, fuoriclasse dell’Arsenal, ora impegnato con l’Olanda. L’alternativa è il colosso polacco Robert Lewandovski, 23enne del Borussia Dortmund e 22 gol nell’ultima Bundesliga. Attaccante giovane, forte fisicamente e dotato di ottime capacità sul colpo di testa, potrebbe essere l’ideale da affincare a Vucinic.
Per ora si aspetta la fine dell’Europeo prima di piazzare l’affondo decisivo su uno dei due attaccanti. Nel frattempo Marotta ha chiuso il doppio colpo proveniente da Udine; Isla e Asamoah, che sarebbero perfetti nel 3-5-2 di Conte. Ancora nulla di ufficiale ma con loro due e il mister X voluto da Conte, il mercato Juve sarebbe completato.
MILAN - In casa rossonera c’è aria di una vera e propria rifondazione. La scorsa stagione il mercato non è stato entusiasmante con arrivi più che altro a fare da contorno (Mexes e Taiwo svincolati, Aquilani in prestito e Nocerino acquistato per mezzo milione di euro dal Palermo) al riscatto di 24 milioni di Ibrahimovic.
Gli addi di Gattuso, Van Bommel, Nesta, Zambrotta e Inzaghi, oltre ad abbassare l’età media del Milan, hanno confermato che serve ricostruire. Nel frattempo il Milan dovrà difendersi dai continui assalti dei grandi club per Thiago Silva, oltre al desiderio di Robinho di tornare al Santos. Sul fronte acquisti, si cercano almeno due difensori, un centrale e un esterno: si è fatto il nome di Astori del Cagliari che tornerebbe volentieri a Milano. Mentre a centrocampo la situazione sembra essere migliore, grazie all’approdo in rossonero di Riccardo Montolivo, da svincolato.
In attacco bisognerà trovare una spalla di livello da affiancare a Cassano e Ibrahimovic se Robinho dovesse andare via e se Pato non dovesse tornare al top della condizione. Intanto i rossoneri si sono assicurati tutto El Shaarawy (era in comproprietà con il Genoa). Qualche giorno fa, la notizia che lo sceicco proprietario della Emirates, volesse prendere il 25% del Milan, portando nelle casse rossonere 200 milioni, ha messo Galliani nelle condizioni di svelare un sogno quanto mai proibito: Cristiano Ronaldo, ma naturalmente si tratta di vera e propria fantascienza. Una boutade estiva.
UDINESE - L’Udinese ha compiuto l’ennesimo miracolo di agguantare il terzo posto valido per la Champions League. Quest’anno con l’addio di Sanchez, di Inler e Zapata non si poteva di certo pensare a un’impresa del genere. I Pozzo hanno avuto ragione nel proseguire con la linea verde, scovando giovani talenti da rivendere poi a peso d’oro.
Quest’anno gli arrivi di Danilo, Pereyra, Fernandes e Fabbrini, si sono aggiunti all’orchestra magica di Guidolin, e grazie ai gol di Di Natale e ad un gioco corale, i bianconeri hanno raggiunto un terzo posto da favola. Ora per il mercato si parla più di cessioni, e per giunta importanti. Sono già partiti Isla ed Asamoah. Destinazione? Torino, sponda Juventus. Si attenderà in questi giorni nuovi sviluppi per capire quali altri talenti arriveranno in Friuli per continuare a stupire.
NAPOLI - Il Napoli viene da una stagione con alti e bassi. L’arrivo ai quarti di finale in Champions, il cui cammino è stato interrotto dal Chelsea poi campione e la conquista della Coppa Italia a Roma contro la Juve, sono state le due belle notizie che compensano la delusione del terzo posto mancato. Quest’anno in campionato la stella Napoli non ha brillato e ora De Laurentiis ha promesso grandi colpi per tornare in alto.
Si guarda soprattutto alla fascia sinistra con grandi nomi. Da un lato Aly Cissokho, in rotta col Lione e acquistabile con circa 7 milioni, è quasi una formalità. Ma c’è forte la concorrenza della Roma. L’alternativa è Pablo Armero dell’Udinese, ma è difficile che Pozzo si privi di un’altra stella. Sul fronte attacco, tiene banco il Pocho Lavezzi, con l’argentino, secondo alcuni già diretto verso Parigi (si era trovato un accordo sulla base di 31 milioni), ma anche l’Inter aspetta per il numero 7 del Napoli. La notizia ha fatto imbestialire i tifosi del Napoli che non vorrebbero la separazione dei Tre Tenori. Non arriverà Jovetic, nonostante Montella, nuovo tecnico della Fiorentina, abbia dato l’ok per una sua cessione.

INTER - L’Inter ha aperto quest’anno un nuovo ciclo. E lo ha fatto grazie al nuovo giovane tecnico Andrea Stramaccioni. L’allenatore romano, ha riportato la verve giusta, in un anno difficile contrassegnato da ben 3 allenatori (prima di Strama, Gasperini e Ranieri). Grazie al suo gioco veloce e alla sua determinazione, l’ambiente nerazzurro si è ritirato su, agguantando un sesto posto valido per l’Europa League.
Partendo da una stagione difficile, da un mercato poco spettacolare, con gli arrivi di Forlan, Zarate, Poli, Palombo e Johnatan, i nerazzurri hanno alla fine trovato la giusta strada, grazie anche alla rinascita di Snejider e di Milito, che ha offuscato la luce di Pazzini e Forlan. Ora per il prossimo mercato Moratti ha promesso nomi di buon livello: di certo non arriverà Eto’o, ma già l’aver raggiunto l’accordo per Palacio è una manna dal cielo, con l’argentino che sarà un ottimo partner da affiancare a Milito. Inoltre si guarda anche a Mattia Destro del Siena, seguito anche dalla Roma, oltre al Pocho Lavezzi, più indirizzato verso il PSG.
Per la difesa, si cerca un centrale da alternare al non più giovanissimo Samuel. Su tutti Silvestre del Palermo, seguito anche da Milan e Roma, mentre per le fasce, Maicon resta, ed è già una buona notizia. Dubbi anche sulla conferma di Zarate, che con molta probabilità tornerà alla Lazio.

LAZIO -  La Lazio ripartirà dal quarto posto in campionato ottenuto grazie ai gol di Klose e all’exploit di Mauri. La scorsa estate erano arrivati proprio il Panzer dal Bayern Monaco e Cissé dal Panathinaikos per formare una coppia d’attacco dal grande potenziale. Il francese ha deluso ed a gennaio ha fatto le valigie.
Oltre a loro Lotito era riuscito a portare a Formello buoni giocatori, su tutti il portiere Marchetti, per lui una stagione molto buona. Ma il terzo posto è rimasto un’utopia e ora si parla di ripartire. La Lazio lo farà dal nuovo tecnico, dopo l’addio di Reja. È arrivato il serbo Petkovic, tanta Svizzera e Turchia per lui, che ha promesso grandi soddisfazioni al popolo biancoceleste.
Per ora si spera in buoni esiti in riferimento alla vicenda legata a Mauri, mentre il ds Tare già a maggio aveva raggiunto l’accordo con Breno e Ederson, ancora in attesa di ufficialità. Prosegue la trattativa per il turco Yilmaz dal Trabsonspor. Petkovic inoltre ha chiesto esterni di ruolo per il suo gioco e i nomi caldi riguardano Balzaretti del Palermo e Faubert del West Ham, prendibile a parametro zero. Servirà sicuramente anche un difensore centrale da affiancare a Dias, mentre viene blindato Klose, in quanto troppo importante per la Lazio.

ROMA - Ed infine c’è la Roma. La grande esclusa dalle coppe europee (in attesa di eventuali penalizzazioni di chi sta sopra) quest’anno è ancora un cantiere aperto. Stagione difficile, progetto che ha stentato a decollare. Molte le difficoltà riscontrate dal tecnico Luis Enrique, una scommessa fallita da Baldini e Sabatini. Ma mettere in piedi in pochi mesi una squadra competitiva, per il tecnico asturiano è stata un’impresa ardua.
Il buon lavoro di Sabatini ha permesso di portare a Roma, nella scorsa estate, giocatori come Osvaldo, Pjanic, Bojan, Gago, Lamela, Borini e Marquinho oltre ai bocciati José Angel e Kjaer. È vero che ci voleva tempo con una squadra tutta nuova, ma il fallimento più grande è legato alla fase difensiva, mai così disastrosa.
Nella prossima stagione la Roma ripartirà dal nuovo ciclo di Zdenek Zeman, o Zeman-bis per essere precisi. Il boemo ha detto che cambierà poco della sua tattica: carichi pesanti, gioco veloce e verticale, 4-3-3 frizzante con i classici rischi legati alla fase difensiva. La filosofia è sempre quella: fare un gol in più dell’avversario. Ma è chiaro che il duro lavoro di Sabatini quest’anno, sarà quello di ricostruire una difesa ex novo, con almeno 3 difensori centrali e due esterni.
Gli addii di Cicinho, Cassetti, Heinze, e molto probabilmente Juan e José Angel, vero flop del mercato giallorosso insieme a Kjaer, hanno messo fretta al ds umbro che si è messo subito in viaggio verso il Brasile. Dal suo taccuino sono usciti i nomi, oltre ai già presi Castan e Dodò, di Arouca, Casemiro e Ralf. Mentre sul versante europeo resta vivo l’interesse per il brasiliano Rolando del Porto, di Cissokho e Bastos del Lione e di Debuchy del Lille, anche se il sogno (molto costoso, e dunque non da Roma) è formato dalla coppia stellare del Borussia Hummels-Subotic.
A centrocampo, il non aver riscattato Gago e le possibili partenze di Pizarro e Perrotta, mettono la Roma nelle condizioni di cercare un terzo di centrocampo da affiancare a De Rossi e Pjanic. Il nome caldo a Trigoria è quello di Eriksen dell’Ajax, danese classe ’92 e 15 milioni di prezzo del cartellino.

Gianluca Specchioli


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