Magazine Società

Capitale umano bruciato, oltre la velocita' della luce

Creato il 02 ottobre 2011 da Alessandro @AleTrasforini

La scoperta rivoluzionaria ed attualmente in itinere di verifica consegna alla storia un risultato che, per buona parte delle sue trame, è marchiato Italia. Al di là del merito e della potenzialmente straordinaria importanza conseguibile dal risultato riscontrato casualmente, purtroppo, rimangono nel contesto anche moltissime ombre.  Un articolo de La Repubblica, pubblicato il 26 settembre scorso, riporta l'ormai celeberrimo motivetto che fa da sfondo alle vicende contemporanee di questi ultimi tempi: per i giovani nessun futuro.  Il rilevatore Opera ed il contesto nel quale la velocità della luce è stata superata ne sono, purtroppo, un'altra tristissima conferma. Attorno a questo e ad altre opere maturano, infatti, le esperienze di ragazzi senza alcuna stabilità contrattuale. La straordinarietà dei risultati conseguiti è direttamente proporzionale, nei fatti, solamente all'incertezza che queste nuove generazioni hanno nel costruirsi un domani.  Mentre la validità del risultato potrebbe essere messa in discussione da potenziali imprevisti quali sincronizzazione degli orologi o metodi statistici utilizzati, purtroppo, una delle costanti mai in discussione rimane quella della precarietà.  Quel 'tunnel del neutrino' è l'ennesimo simbolo del sistema Italia: grandi risultati con poco valore attribuito al capitale umano attraverso il quale si realizzano fenomeni che per la scienza possono essere 'miracoli'.  L'instabilità è uno dei fattori attraverso cui, da troppo tempo, il progresso prova a plasmare il futuro di un Paese socialmente al palo.  Il linguaggio dell'enorme rilevatore di 'Opera' è, quindi, nelle mani di comuni precari.  L'articolo riporta una frase che, meglio di qualsiasi altra possibile, è in grado di far comprendere l'atmosfera nella quale questo Paese è costretto a vivere: "[...]Il personale è ridotto all’osso. Abbiamo dei giovani che si autospremono come limoni grazie al loro entusiasmo, ma chiedergli di più sarebbe impossibile. [...] La ricerca italiana è come un tubo aperto. I ragazzi brillanti entrano da un lato e dall’altro escono per andare all’estero.[...]" E' questa l'opinione derivante dall'esperienza di Paolo Strolin, membro dell'INFN e dell'Università di Napoli. Rimangono, oltre alle 4mila tonnellate che Opera mette attualmente a disposizione per scoprire immensi misteri nell'Universo circostante, ancora troppi misteri su cui l'instabilità non potrà fare luce ancora per molto. Esperimenti pensati alla fine degli anni '70 vengono inaugurati, con qualche ritardo, giusto nel 2010: chiedere all'Icarus di Carlo Rubbia per riscontri sul merito della questione.  Altri esperimenti sono qualificati come interessanti a corredo, infelice, dei celeberrimi tagli al bilancio che imperano in questi declinanti anni di italiana memoria. Per il resto, ai posteri l'ardua sentenza nel merito. 
CAPITALE UMANO BRUCIATO, OLTRE LA VELOCITA' DELLA LUCE
Fonte: "Neutrini, il Gran Sasso riserverà ancora sorprese", Elena Dusi, La Repubblica ( http://www.repubblica.it/scienze/2011/09/26/news/neutrini_il_laboratorio_del_gran_sasso_riserver_ancora_altre_sorprese-22275195/)

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine