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‘Carceri private’ e partecipazione delle banche nell’edilizia carceraria. La norma del Governo Monti che passa in sordina

Creato il 26 gennaio 2012 da Iljester

‘Carceri private’ e partecipazione delle banche nell’edilizia carceraria. La norma del Governo Monti che passa in sordina

Ho letto il dannato articolo 44 del decreto sulle liberalizzazioni approvato dal CDM di questo Governo, e debbo dire che mi è venuta la pelle d’oca. Praticamente la norma prevede che la costruzione delle carceri e la gestione dei servizi connessi, esclusa la custodia, sia affidata ai privati.

Una norma piuttosto pericolosa, perché permetterebbe l’infiltrazione della criminalità organizzata (mafia e camorra in primis) nella gestione delle carceri. Seppure la custodia dei detenuti rimane affidata dalla polizia penitenziaria, si creerebbe comunque un tallone d’Achille formidabile che allo stato lascia notevolmente perplessi. Leggete qui:

Al fine di assicurare il perseguimento dell’equilibrio economico-finanziario dell’investimento, al concessionario è riconosciuta, a titolo di prezzo, una tariffa per la gestione dell’infrastruttura e per i servizi connessi, ad esclusione della custodia.

Se questa norma l’avesse fatta il Governo Berlusconi, probabilmente avrebbe creato uno scompiglio mediatico enorme e avrebbe indotto i soloni di turno a sostenere che il Governo avvantaggiasse la mafia. Ma l’ha fatta il Governo Monti, e nessun giornale — dico uno che uno — ne ha parlato.

Ma proseguiamo. L’art. 44 non prevede solo che l’edilizia carceraria e la gestione della struttura (compresi i vari servizi) siano affidati ai privati — roba dell’altro mondo! — ma anche che nella costruzione delle carceri partecipino le banche. Il che conferma appieno l’impressione che questo Governo sia un Governo il cui unico scopo è avvantaggiare il sistema bancario. Non a caso, le liberalizzazioni che sono state fatte nonché tutti i provvedimenti che sono stati adottati dal Governo Monti hanno portato notevoli vantaggi alle banche che si vedranno aumentare l’apertura dei conti correnti per via dell’obbligo di utilizzare la moneta elettronica per le transazioni superiori agli euro mille. E non prendiamoci in giro, sostenendo che per i pensionati comunque il conto corrente sarà  senza spese. Nessuno lavora a gratis. Perciò, per garantire la gratuità del conto corrente per questa categoria di cittadini, probabilmente aumenteranno le spese a danno di chi ha un conto corrente e non è pensionato.

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Ma torniamo all’argomento principale di questo post. Dicevo che nell’edilizia carceraria subentreranno anche le banche. Questa norma — se verrà approvata dal Parlamento — regalerà il sistema carcerario alle fondazioni bancarie. Voi potete immaginare che crassi affari faranno le banche. Se poi ci mettiamo di mezzo pure la criminalità organizzata, che certo non si lascerà sfuggire il ghiotto bottino, ecco dove stiamo andando noi italianucci furbi che hanno buttato fuori Berlusconi per lo spread e che si ritrovano a essere governati da un gruppo di banchieri che fanno solo gli interessi dei grandi poteri economici. E se poi non ci credete, leggete qui:

Il concessionario nella propria offerta deve prevedere che le fondazioni di origine bancaria contribuiscano alla realizzazione delle infrastrutture di cui al comma 1, con il finanziamento di almeno il 20 per cento del costo di investimento.

Su internet si vocifera che questo è il sistema che viene adottato negli Stati Uniti. Non ho dubbi in proposito, ma è chiaro che il sistema americano è radicato in un contesto sociale e democratico ben diverso da quello italiano. In quel paese si vota su tutto. In Italia non si votano neanche i membri del Governo. Un simile sistema è dunque tutto fuorché democratico. È il sistema dei poteri forti, dei grandi assetti bancari e dei burocrati che mal tollerano la democrazia.

di Martino © 2012 Il Jester 


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