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Caro Vasco Rossi: meno facebook e più gente vera, dammi retta.

Creato il 16 agosto 2011 da Ilrusso
Così era iniziata, intorno al 6 di agosto, la facebook-estate di Vasco Rossi:
«Ligabue? Penso che sia un bicchiere di talento in un mare di presunzione».
Caro Vasco Rossi: meno facebook e più gente vera, dammi retta.
Vabbè, mi son detto visto che giudico il rocker di Correggio appena un filo meglio di un Max Pezzali, tutto sommato i social network possono permettere di esprimere anche a persone famose, senza l'ingomabranza di una telecamera, un pensiero che alla fin fine anche se politicamente scorretto è sacrosanto.Poi è arrivato il comunicato, sempre su FB, della grande depressione del blasco del 2001 con (logici) rimedi chimici che ha scatenato un dibattito massmediatico degli organi di stampa stufi di parlare di migrazioni sulle autostrade a botte di 13 milioni d'auto al giorno, manco in questo Paese fossimo in settecentomilioni di persone e potessimo permetterci pure tutti le vacanze.Quindi nuovo capitolo con il cantante di Zocca che, sempre per la gioia di Zuckemberg e dei giornalisti che passano più tempo su internet che per la strada, ci dice che nessuno aveva capito un cazzo tranne i suoi fans e che i giornalisti son rincoglioniti, lui non è depresso e sta benissimo.Perciò nuovo comunicato a Facebook unificato che ci spiega cher nel 2001 aveva praticamente assunto un pò d'acqua zuccherata, una fettina di limone e un piatto di pasta alla matriciana, altrochè cocktail di psicofarmaci.Infine (Infine?) ieri un pippone su quanto le droghe fanno male ma che i colpevoli sono gli spacciatori e i produttori e ognuno, lui per primo, ha il diritto di sfracassarsi come cazzo vuole (e aspettavo Vasco per avere l'assoluzione a autodistruggermi, mica ci arrivavo da me...).Ora, un appello.
Per favore caro nonno Vasco, beananche io non sia un tuo fan non posso certo negare quello che hai fatto in trentanni abbondanti di carriera che gente come Ligabue manco ne vivesse trecento potrebbe raggiungere, piantala di comportarti come un bimbominkia smanettone e lasciaci un pò in pace, se devi proprio comunicare qualcosa a qualcuno e non ti bastano più le tue canzoni e i tuoi concerti vai ad un assemblea, ad una manifestazione, ad un corteo: non saranno milioni di contatti, ma vuoi mettere la soddisfazione di confrontarsi con esseri umani in carne ossa?
Un ultima cosa, caro Vasco, da un tuo non fan: la canzone che qua di seguito posto facente parte del tuo ultimo lp (mediocre, lasciatelo dire, ma questa da sola ne vale il prezzo del biglietto) vale da sola gli ultimi tre o quattro album di Ligabue, che bisogno c'era di ribadire l'ovvio su un social network, basta canticchiarne le parole, no?

La cosa più semplice
Ancora più facile
Sarebbe quella di non essere mai nato
Invece la vita
Arriva impetuosa
Ed è un miracolo che ogni giorno si rinnova
Ti prego perdonami ti prego perdonami
Ti prego perdonami se non ho più la fede in te
Ti faccio presente che
È stato difficile
Abituarsi ad una vita sola e senza di te
Mi sveglio spesso sai
Pieno di pensieri
Non sono più sereno
Più sereno Com’ero ieri
La vita semplice
Che mi garantivi
Adesso è mia però
È lastricata…Di problemi
Ho l’impressione che
La cosa più semplice
Sarebbe quella di non essere mai nato
In fondo la vita
È solo una scusa
È lei da sola che ogni giorno si rinnova
Ti prego perdonami ti prego perdonami
Ti prego perdonami se non ho più la fede in te
Ti faccio presente che
Ho quasi finito
Ho quasi finito anche la pazienza che ho con me
Sarà difficile
Non fare degli errori
Senza l’aiuto di
Di potenze Superiori
Ho fatto un patto sai
Con le mie emozioni
Le lascio vivere
E loro non mi fanno fuori

Vasco Rossi - Manifesto futurista della nuova umanità (Vivere o niente - 2011)

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