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Cartoline della bellezza

Creato il 19 maggio 2013 da Elettra

capriLa prima volta che sono stata sull’isola, l’isola era umida e piovosa e io proprio non la immaginavo così. La prima volta e anche la seconda l’isola era come un paese di montagna, ma circondato dal mare che neanche si vedeva e tutti si conoscevano e tutti si salutavano.
La quarta o quinta volta che sono stata sull’isola il vento era forte e in quel momento ho capito che c’era il mare intorno e ho capito cosa vuol dire restare bloccati in un posto senza alcuna possibilità di andar via. E faceva paura perché non dipendeva da me.
Poi sono tornata sull’isola ed era un giorno freddo di sole, quel sole che sai che ti stordirà ma è il primo sole e non puoi farne a meno e c’era il mare blu e e verde brillante, più blu e verde brillante di come lo vedi nelle foto di tutto il mondo, tutti i giorni da un paio di mesi. Ed è stato un tuffo al cuore e sorridevo e mi sembrava stupido e sembravo stupida ma la bellezza era troppa e io non l’avevo mai vista così e allora potete giustificarmi.
Poi sono tornata sull’isola e mi sono arrabbiata spesso con lei, col suo essere così severa ma comunque non riuscivo mai ad essere totalmente in collera. C’era sempre troppa bellezza e le strade cominciavano a vestirsi ma con calma e le persone cominciavano a svestirsi ma con calma mentre su alcuni aumentava l’intensità del colorito e altri ci chiedevano dal nord del mondo se eravamo già a mezze maniche.
Sull’isola sono tornata e come nel più classico dei maggi, anche sull’isola dopo una pioggia forte di dieci minuti, il tempo di una sigaretta dopo il caffè, è tornato il sole e questo è servito definitivamente ad umanizzarla, per avere un appiglio di realtà, in quello che per molti è il posto più bello al mondo. Che poi non lo so se lo è per davvero, ché di mondo ne ho visto ancora poco, ma non deve essere una definizione così lontana dalla realtà quando dopo pranzo, nel silenzio di Tragara, restiamo in silenzio anche noi e lo interrompiamo solo per dire “Senti il profumo dei fiori”, mentre una sconosciuta ci sorride e ci dice “Siamo in paradiso, siamo davvero in paradiso”.


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