Caso Marò. No accordo extra-giudiziario

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Ancora stallo sul caso Marò. La vicenda ha trovato un ulteriore rallentamento con il braccio di ferro fra i tre ministri indiani implicati negli sviluppi del processo che vede imputati Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Lo scontro tra i ministeri starebbe preoccupando il Governo, visti i possibili riflessi elettorali negativi della cosa. Secondo il “The New Indian Express“, il governo avrebbe deciso di consulrare direttamente il procuratore generale G.E. Vanvahati per cercare di risolvere la situazione. Lo scontro sarebbe basato sul parere concorde del ministro degli Esteri e di quello della Giustizia sull’uso delle lettere rogatorie, mentre il ministero dell’Interno chiederebbe un intervento diretto della Corte Suprema, accusando l’Italia di non aver rispettato gli accordi sul rientro dei due militari a processo per l’uccisione di pescatori indiani mentre erano di scorta alla petroliera Enrica Lexie. Sul caso Marò la dura posizione del ministero dell’Interno deriverebbe dalla reticenza italiana a fornire le deposizioni dirette degli altri quattro marò che si trovavano a bordo dell’Enrica Lexie con Latorre e Girone. Anche lo stesso stato interessato direttamente dalla vicenda, quello del Kerala, sta esercitando pressioni sul governo per la risoluzione della faccenda, dato che i risvolti politici negtivi si stanno già sentendo con l’opposizione che cavalca la vicenda, sfruttando le libertà concesse ai marò come una debolezza della maggioranza e del governo. Nei giorni scorsi erano emerse delle indiscrezioni sulla possibilità di un accordo extra-giudiziario, voci prontamente smentite dalle fonti di governo. Nega la possibilità di un accordo extra giudiziario anche il ministro degli esteri indiano Salman Khurshid: “in una vicenda penale solo un tribunale può ordinare una forma di accordo, se mai ve ne sia uno, tenendo conto dei capi d’accusa e di altre questioni’. Siamo di fronte ad un processo penale e per questo non vedo alcuna possibilità  di accordo extra-giudiziario”. Il caso marò appare quindi ancora ben lungi dall’essere risolta e anche il governo italiano sembra essere stato isolato in quella che appare sempre più una vicenda politica interna tra maggioranza e opposizione indiane.