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“Ce n’è per tutti”

Creato il 20 ottobre 2010 da Cinemaleo

2009: Ce n’è per tutti di Luciano Melchionna

“Ce n’è per tutti”
“Ce n’è per tutti”

Presentato lo scorso anno al Festival del Cinema di Roma ha avuto accoglienze contrastanti da parte del pubblico e poco positive dalla critica.

 

Gli addetti ai lavori ne hanno sottolineato i lati negativi: “Ecco un’altra penosa commediola italiana… un’ora e mezzo di sbadigli” (Il Giornale), “…è un film spericolato, spietato e, purtroppo, eternamente sopra le righe” (Il Riformista), “…l’impianto corale permette alcuni siparietti abbastanza gustosi, anche se non tutte le storie messe in scena risultano efficaci” (Comingsoon), “Un film che convince a metà” (35MM), “In questo film si può riscontrare una caricaturizzazione eccessiva, che sfocia nel grottesco… Tale caratterizzazione fa venire meno il necessario corto circuito che si dovrebbe instaurare tra schermo e spettatore, unico sistema per favorire un’identificazione che qui invece manca” (FilmUp).

Commedia dolce-amara: una società incapace di comprendere e stare a sentire, fredda e indifferente, cinica e superficiale, raccontata con toni spesso grotteschi per non dire surreali. L’impianto è naturalmente corale il che non dovrebbe impedire alla narrazione di essere unitaria, ma qui purtroppo non accade: ogni scena vive per proprio conto (in teatro potrebbe funzionare, al cinema assolutamente no). Tanti piccoli siparietti caricaturali che non solo non si amalgamano tra di loro ma stridono fortemente con l’impianto decisamente drammatico del centro della storia, centro che perde così nerbo e sostanza. Lo spettatore non può fare a meno di rimanere disorientato: lo si induce a meditare sulla odierna società ma lo si disorienta con una profusione di sketch che dovrebbero risultare comici e che spesso si mostrano fastidiosi e irritanti.

Luciano Melchionna (alla sua seconda prova come regista cinematografico) con questo lavoro tratto da una pièce teatrale intende chiaramente far riflettere e discutere. Molti però lo hanno accusato di essere saccente e supponente: in effetti il sospetto affiora durante la visione, sospetto che si rafforza di fronte alla retorica alla banalità allo stereotipo di alcune situazioni che ci vengono presentate. Peccato. Lo spunto è interessante, l’intenzione di rinnovare la commedia all’italiana lodevole, molti attori (non tutti… -1-) sono bravi, alcune soluzioni registiche mostrano talento… ma nel complesso Ce n’è per tutti non persuade.

p.s.

Lode a Stefania Sandrelli: in un ruolo per lei non abituale mostra ancora una volta il suo essere eccezionalmente brava.

note

-1- Stranamente chi convince meno del cast sono le due attrici più (giustamente) celebrate degli ultimi anni. Micaela Ramazzotti e Ambra Angiolini fanno a gara nel recitare sopra le righe e a rendere maggiormente improbabili gli improbabili personaggi che sono stati loro affidati.

 

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“Ce n’è per tutti”

 


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