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Cesare Battisti: «Ci vuole un’amnistia»

Creato il 03 dicembre 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

Cesare Battisti: «Ci vuole un’amnistia»«Cosa vorrei? Una riconciliazione con il popolo italiano. Ci vuole un’amnistia, altri Paesi ci sono riusciti». Ad affermarlo (l’ex) terrorista di estrema sinistra Cesare Battisti, intervistato dal quotidiano francese Le Monde a Cananeia, in Brasile. «L’unico desiderio oggi», ha ribadito Battisti, è di «girare quella maledetta pagina» del terrorismo politico. Ma «ci vorrà ancora del tempo. E le dimissioni di un Berlusconi non cambieranno niente: restano gli stessi partiti e le stesse persone».

«Mi assumo le mie responsabilità politiche e militari, ma, attenzione, non ho ucciso nessuno», torna a ripetere Cesare Battisti che si è sempre proclamato innocente per i quattro omicidi a lui attribuiti: «Ero solo una ruota del carro in una delle innumerevoli organizzazioni di estrema sinistra allora in guerra con lo Stato». Il suo dossier giudiziario, prosegue, è «circondato dal vuoto» e la condanna si basa «sulla fede nelle accuse di un solo e unico pentito, Pietro Mutti, il capo del nostro gruppo, che ha collaborato in cambio di una riduzione della pena. È l’inverso del sistema giuridico italiano». Battisti se la prende poi con le autorità italiane, accusate di «voler far espiare i sogni» ai militanti degli anni Settanta: «Sono stati fatti errori, è evidente. Pretendere di cambiare la società con le armi è una cavolata. Ma in fondo, all’epoca tutti avevano delle pistole! C’erano guerriglieri nel mondo intero. L’Italia viveva una situazione prerivoluzionaria… è facile oggi criticare e fare di tutta l’erba un fascio». (Fonte: Ansa)

Cesare Battisti: «Ci vuole un’amnistia»

Cesare Battisti: «Ci vuole un’amnistia»
Cesare Battisti. Il fascista rosso - Giorgio Napolitano: “Non è accettabile che crimini come quelli commessi da Cesare Battisti siano dimenticati o peggio ancora assolti in considerazione di una loro indefinita e inesistente natura politica”.

Oggi Cesare Battisti è uccel di bosco in Brasile. Perché? Chi lo ha aiutato? Tra i suoi sostenitori in Italia: Valerio Evangelisti, Wu Ming, Sandrone Dazieri, Erri De Luca, Tiziano Scarpa, Loredana Lipperini, Pino Cacucci, Guido Chiesa, Christian Raimo… Perché queste persone difendono il fascista rosso a spada tratta? Credono sul serio nella sua innocenza? Parrebbe di sì. Quali sono i loro interessi in questa vicenda? A questi e a molti altri interrogativi qui si cerca di dare una risposta.

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