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Che ci sarà mai nel giardino di John Lennon?

Creato il 21 aprile 2010 da Silvanascricci @silvanascricci

Che ci sarà mai nel giardino di John Lennon?

Immagino che questa domanda toglierà il sonno a tutti gli internauti, avvelenerà le loro giornate fino a che non avranno una risposta.

Come si sa i Beatles sono ancora molto noti e seguiti, esiston fans club, gente che si svena e paga fortune per avere lo stuzzicandente con cui uno qualunque dei quattro di Liverpool ha tolto un pezzetto di cibo nell’ultima cena.

Per non farvi stare ulteriormente in pena vi dirò che Lennon nascondeva, nel suo giardino, dell’LSD.

Non che ci volesse un genio per immaginarlo, ma questo è.

Pare che il John usasse scavare una buca nel giardino ed interrarvi droga, poi si è dimenticato dove aveva scavato la buca ed è stata ritrovata durante degli scavi per nuove costruzioni.

Ora a me, cosa facesse nel suo giardino Lennon interessa poco e niente, che usasse droghe era risaputo e noto; quello che mi lascia perplessa sono due cose:

1) se una persona nasconde droga (cosa ovvia) sia per uso personale che per spaccio di sicuro si ricorda dove la mette perchè, in caso contrario, o non la usa mai o mai la vende e, allora, mi viene da chiedere cosa l’ha comperata a fare; o, in alternativa, è completamente imbesuito e non si ricorda una mazza nè della droga nè del resto.

2)  ma quanto grande era il giardino di Lennon? perchè doveva essere una piazza d’armi per non ricordare dov’era e quindi avrebbe dovuto farsi una mappa come quella del tesoro che tutti i pirati e contrabbandieri degni di questo nome facevano.

Partendo dalla roccia del vulcano 5 passi a destra, proseguire verso la foresta del teschio fino a raggiungere l’altopiano del serpente e fare 15 passi a sud ovest, congiungersi con la baia del morto dove si trova la cava della mano uncinata; lì scavare, a due passi dal buco morto, per 32 piedi.

E’ così che ci si ricorda dove si mette la roba!

« Quindici uomini sulla cassa del morto,
yo ho ho! E una bottiglia di rum per conforto  »

(La “canzone dei pirati” de L’isola del tesoro)



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