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Chi incontra un amico ci lascia un tesoro

Da Maxdejavu

Metti una mattina di recarti a lavoro con le palle girate ma così girate da non ricordare nemmeno il perchè ti stiano girando vorticosamente.
Metti di arrivare sul posto di lavoro e di vedere una marea di autoveicoli posteggiati dove tu, meticolosamente, hai posizionato 48h prima, cartelli di divieto di sosta e di rimozione forzata, morte a chi parcheggia, ti buco le ruote, ti piscio i cerchi in lega, ti piego al contrario i tergicristalli.
Metti che la visione di questa mancanza di rispetto e di senso civico, ti faccia girare vorticosamente le balle soprattutto perchè:

a) hai perso 2 giorni della tua vita per ottenere quell’occupazione di suolo pubblico;
b) hai pagato uno stipendio in soste blu che ti verranno restituite dal “Ministero” non si sa quando;
c) sei stato sequestrato all’interno del parcheggio dell’ufficio postale per circa 1h in attesa che il castigatore (ero entrato con l’auto ma evidentemente era vietato e il buontempone mi ha chiuso una catena d’acciaio inox grossa come il collare di Gozzilla alle spalle, e si è dileguato) tornasse con le chiavi e ti facesse una romanzina fino al punto in cui tu, incazzato come Rocky V hai iniziato a gridare “Chiamate i Carabinieri! Mi stanno sequestrando!”
d) hai pagato il pizzo a tutti i Senegalesi che durante la turnè dei Santi Uffizzi Cagliaritani (l’unico comune dove per una occupazione di suolo pubblico devi girare 4 uffici dislocati su tutto il territorio) hanno cercato di venderti i parcheggi già di fatto a pagamento.

Metti, che dopo aver smadonnato per i parcheggi occupati, entri nell’area Archeologica dove si stanno svolgendo importanti scavi e li incontri un tuo carissimo amico, nonchè collega, nonchè testimone di nozze. Ti sfoghi, sbraiti e imprechi.
Metti che il tuo carissimo amico, collega e testimone di nozze veda dei lampeggianti arancio che si fiondano come avvoltoi nella zona da te meticolosamente segnalata con gli appositi cartelli.

Metti che lui dica a voce alta “Oh cazzo, gli sbirri! Sono parcheggiato nel divieto di sosta!”
Metti che tu lo guardi con stupore e dici, bisbigliando “Cazzo, li ho chiamati io!”

PS: Amico mio, collega e testimone di nozze. Perdonami!

Metti che lo sbirro, al momento di spiegargli l’equivoco ti dica “Ma lei è cretino? Non riconosce la macchina del suo amico??!!!”


Filed under: Follia collettiva Tagged: cagliari, occpuazione suolo pubblico, polizia municipale


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