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Chips di Mela alla Cannella

Da Lauradv @antroalchimista
Chips di Mela alla Cannella
Una sfiziosa merenda dell’estate salutare e leggera da sgranocchiare sotto l’ombrellone o durante una scampagnata in montagna. Croccanti chips di mela profumante alla cannella decisamente più naturali e sane del solito sacchetto di patatine. Io le ho preparate con il fornetto alogeno, ma si possono preparare benissimo anche nel forno di casa. Questa è anche una ricetta del riciclo, poichè avevo due mele in frigorifero che dovevo utilizzare prima che si rovinassero.
Curiosità: contrariamente a quanto si è sempre sostenuto, non c’è alcuna menzione della mela nella Bibbia come “frutto proibito”. Nel testo si parla del “Frutto dell’albero della Conoscenza”, senza nessuna specifica al tipo di frutto. Fu solo dopo il 1470, quando Hugo Van Der Goes dipinse una mela nel suo “The fall of Man” che si fece sempre più convincente l’associazione con questo frutto. Secondo le credenze popolari la mela che Adamo ed Eva mangiarono nell’Eden, si fermò in gola ad Adamo: da qui la denominazione di pomo d’Adamo. (fonte Una Mela al Giorno)
Chips di Mela alla Cannella
Ingredienti
2 mele
Cannella in polvere
Succo di Limone
 
Preparazione
Lavare molto bene le mele e levare il torsolo. Con una mandolina affettarle a fette ci circa 3 mm, irroratele con il succo di limone (per evitare che si scuriscano) e lasciarle asciugare. Disporle sulla griglia del fornetto alogeno (per chi usa il forno normale disporle su normali teglie meglio se forate) e fate essiccare a 100° (ventilato) per circa 2 ore avendo cura, se le preparate nel forno normale, di girarle a metà cottura e di mettere uno spessore (va bene una presina) per non fare chiudere completamente la porta del forno e permettere all’umidità di fuoriuscire. Le mele saranno pronte quando saranno le vedrete asciutte e disidratate. Appena tolte dal forno, le chips avranno una consistenza gommosa, ma diventeranno croccanti mano a mano che si raffredderanno. Una volta diventate completamente fredde cospargerle di cannella in polvere. Si conservano per qualche giorno in vasi di vetro.  
 
Pillole di enologia: il Calvados
In Normandia, da molti secoli le mele vengono fatte ammostare e fermentare per ottenere un sidro che sottoposto a distillazione darà il Calvados. Le origini di questa acquavite sono incerte, ma già si trovano tracce in uno scritto del XVI secolo. Le mele utilizzate per produrre il Calvados sono le St-Martin, le St-Aubin, le duret e le bendor rossa. In base alle loro caratteristiche le mele sono raggruppate in 4 tipologie: acidule, dolci, dolci-amare e amare. Il Calvados non si ottiene solo dalle mele, ma il disciplinare consente che per un 15% venga impiegato anche un poiré di pere che regala al prodotto finale un particolare aroma fruttato. Al termine della distillazione, il Calvados deve riposare per almeno 2 anni in botti di legno, ma i calvados più pregiati passano nelle botti periodi assai più lunghi.  
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