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Conclusa la terza edizione de "Lo Spiraglio FilmFestival": Matilde, miglior cortometraggio "costruttivo"

Creato il 03 giugno 2013 da Andreakur

Si è conclusa la terza edizione de LO SPIRAGLIO FILMFESTIVAL, evento di corti, lungometraggi e incontri sul tema della salute mentale e del disagio psichico che si è tenuta presso la Casa del Cinema di Roma con la direzione scientifica di Federico Russo e la direzione artistica di Franco Montini.
La serata finale del festival si è svolta alla presenza dell’attrice Alba Rohrwacher, a cui è stato assegnato il Premio Speciale Lo Spiraglio – Fondazione Roma Solidale onlus per avere saputo incarnare, con talento, professionalità e partecipazione, personaggi segnati da problematicità psichiche. La Giuria, composta da Stefano Rulli - che ne è il Presidente - sceneggiatore, regista e Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia, da Paolo Restuccia, regista radiofonico Rai, dallo psichiatra Antonello D’Elia, da Cristiana Paternò, giornalista e critico cinematografico, vicedirettore del mensile 8emezzo e dal regista Claudio Giovannesi, autore del film Alì ha gli occhi azzurri, ha quindi assegnato i seguenti premi, con rispettive motivazioni:
MENZIONE CORTOMETRAGGI - SOTTO IL CELLOPHANE di Marisa Vallone - Per la profondità di senso con cui nella malattia è raccontato un rapporto fra un padre e un figlio. Grazie ad una matura ed intelligente costruzione drammaturgica, l’apparente dipendenza dell’uno nei confronti dell’altro è ribaltata con grande e sorprendente naturalezza.
PREMIO FAUSTO ANTONUCCI AL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO - MATILDE di Vito Palmieri - Per la precisione e l’eleganza di una messa in scena dove tutto è funzionale al disvelamento finale. Sostenuto dalla sorprendente prova d’attrice della giovanissima protagonista, il film è anche un invito ad affrontare e risolvere problemi e criticità con determinazione e spirito costruttivo.
MENZIONE LUNGOMETRAGGI - ANTONIO + SILVANA = 2 di Luca Onorati, Simone Aleandri e Vanni Gandolfo - Un film forte, struggente, emozionante, coinvolgente, che dimostra quanto straordinaria e irrefrenabile possa essere la forza della passione. Il tutto punteggiato da ironiche annotazioni che rimandano alle migliori tradizioni della commedia all’italiana.
PREMIO J.GARCIA BADARACCO-FONDAZIONE MARIA ELISA MITRE al miglior lungometraggio - ULIDI PICCOLA MIA di Mateo Zoni - Per il rigore e insieme il candore con cui sono narrate le vicende di un destino denso di problematicità, affrontato con rabbia e con coraggio e la forza di non arrendersi mai. Colpisce il contrasto, brillantemente risolto dalla regia, fra la delicata naturalezza della messa in scena e le asperità della storia.
Promosso da ROMA CAPITALE - Dipartimento Salute Mentale, ASL RMA – Roma Centro e Fondazione Roma Solidale onlus, il festival ha confermato il suo intento di raccontare attraverso le immagini il mondo della salute mentale nelle sue molteplici varietà. L’obiettivo è quello di avvicinare il pubblico alla tematica e permettere a chi produce audiovisivi, dedicati o ispirati all'argomento, di mettere in evidenza risorse creative e qualità del prodotto. “Lo sforzo - hanno sottolineato i due direttori - è stato quello di selezionare una serie di titoli caratterizzati dal rigore e dalla serietà degli aspetti scientifici, ma anche da indubbie qualità strettamente cinematografiche”.


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