Il Milan non riesce più ad uscire dal tunnel e colleziona la quarta sconfitta in sei gare, sempre contro la Lazio. Dopo aver rimediato un 3-1 all’Olimpico in campionato, infatti, i rossoneri perdono 1-0 a San Siro, divenuto oramai terra di conquiste. La rete che decide il quarto di finale di Coppa Italia la realizza su rigore Biglia nel primo tempo, con i biancocelesti che hanno anche giocato tutto il secondo tempo in inferiorità numerica per l’espulsione per somma di ammonizioni di Cana.
LE FORMAZIONI
Un discusso Pippo Inzaghi, che deve fare risultato se non vuole rischiare la panchina, deve fare a meno di El Shaarawy, infortunatosi al quinto metatarso del piede destro, De Jong, che ha dato forfait all’ultim’ora, e ovviamente Méxes, che, dopo il bruttissimo episodio di sabato scorso nei confronti del laziale Mauri che gli ha procurato 4 giornate di squalifica, è stato messo momentaneamente fuori rosa. Sulla fascia sinistra riposa Armero e dentro Albertazzi, alla sua prima gara ufficiale e da titolare con la maglia del Milan. Ritorna inoltre Honda dalla Coppa d’Asia, che si siede momentaneamente in panchina. In attacco, spazio al tridente Cerci – Pazzini – Ménez.
Stefano Pioli, invece, si affida al sempreverde Miroslav Klose, in goal tre giorni fa, con Keita e il giovane Cataldi a comporre il tridente d’attacco. Ancora in campo il neo-acquisto brasiliano Mauricio, difensore prelevato in prestito dallo Sporting Lisbona.
LA GARA
A San Siro la partita inizia subito con il brivido per il Milan, che rischia di subire l’1-0 dopo 9′ con Klose. Il tedesco riceve un retropassaggio sbagliato di Abate, supera poi Abbiati ma il suo tiro termina sulla rete esterna. Ma gli sciagurati errori rossoneri non finiscono qui: qualche minuto più tardi, ancora un retropassaggio errato costringe Abbiati ad uscire per anticipare Keita, partito velocissimo verso il pallone.
Tuttavia, il Milan rialza pian piano la testa, andando alcune volte vicino al vantaggio. Ci provano Ménez e Cerci, ma Berisha si oppone. D’altra parte, Montolivo è bravo ad anticipare in area Cataldi, che era pronto al tap-in su cross di Konko. Ma l’episodio che cambia la gara arriva al 37′, quando Albertazzi, in area, tocca il pallone con la mano: Rocchi ci pensa un po’, per poi indicare il dischetto. Dagli 11 metri si presenta Biglia, e l’argentino non sbaglia. La gara si fa dunque in salita per il Milan di Inzaghi, costretto a rimontare per non dire addio alla Coppa Italia.
Lo stimolo per rimontare arriva quasi a fine primo tempo, quando Cana, ingenuo, si becca due ammonizioni in 4′, costringendo la Lazio a giocare tutto il secondo tempo in 10 uomini.
Nella ripresa, Pioli si tutela inserendo Novaretti per Cataldi, mentre Inzaghi si gioca la carta Honda al posto di Muntari. La superiorità numerica effettivamente si fa sentire: il Milan spinge alla ricerca del goal, schiacciando sulla propria metà campo la Lazio che in contropiede, però, “rischia” di chiudere la gara. Altra tegola per Pioli, poi, l’infortunio di Mauricio, colpito involontariamente al torace dal compagno Berisha che, durante una presa alta, lo colpisce con il ginocchio. Il neo-acquisto debuttante prova inizialmente a rimanere in campo, ma poco dopo dà forfait: al suo posto il serbo Basta.
Il Milan ci crede, avanza alla ricerca disperata del goal che possa cambiare la partita: molto intraprendente sulla destra Abate, che mette in difficoltà la retroguardia biancoceleste. A gonfiare la rete ci pensa Pazzini, ma la sua splendida girata al volo che finisce sotto l’incrocio viene giustamente annullata da Rocchi, per fallo di mano dello stesso attaccante rossonero al momento dello stop.
La Lazio rischia il pareggio, ma si copre bene e in contropiede trova quasi il raddoppio con Keita, che però colpisce il palo. A questo punto, Inzaghi prova il tutto per tutto: dentro Van Ginkel e il neo-acquisto Suso (al debutto) al posto di Poli e Albertazzi, giocando così con 3 difensori. Ma da qui alla fine della gara c’è solo spazio alla rete annullata a Cerci per fuorigioco millimetrico al 93′, scatenando prima l’urlo dei rossoneri, e poi le proteste.
Un Milan in netta crisi esce sconfitto ancora una volta dal terreno di gioco. Nonostante l’uomo in più per tutto il secondo tempo, i rossoneri hanno trovato due volte la rete, ma entrambe giustamente annullate. Con i tifosi che prima della gara hanno protestato per gli scarsi risultati ottenuti finora (una vittoria e un pareggio nelle ultime 5 gare), il Milan non vede la luce in fondo al profondo tunnel. Inzaghi adesso rischia, e chissà se gli innesti di Bocchetti (che domani farà le visite mediche) e forse Destro risolleveranno il clima teso e sconsolato di questo Milan, che dice dunque addio all’obiettivo Coppa Italia. Festeggia invece la Lazio, che avanza così in semifinale.
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