Magazine Diario personale

Corpi

Da Romina @CodicediHodgkin

Ho avuto la fortuna di avere avuto due corpi. Due corpi totalmente diversi. Potevo averne uno solo o perdere anche quello. Invece ho avuto la smisurata benedizione di averne due. Un corpo prima e un corpo dopo. Due corpi uguali e contrari. Due corpi che sono cambiati in poco tempo. Un corpo smagrito che si è ribellato a se stesso nutrendo un alieno da eliminare prima che eliminasse me. Un corpo tondo che lodando se stesso nutre una piccola marziana scalpitante (tanto scalpitante!) che sarà il mio inno alla vita. Un ospite odiato che ho osservato rimpicciolirsi con un senso di trionfo secondo solo a quello che provo seguendo la crescita della mia piccola speranza. Due corpi che ho osservato nudi allo specchio, monitorando i cambiamenti e valutando le implicazioni. Due corpi che mi hanno fatto pensare “E’lì. Dietro una barriera di pochi centimetri di carne ed ossa. Così vicino e così distante. ”. Due corpi che ho dovuto imparare ad ascoltare e a leggere. Un corpo di malattia e un corpo di Vita. Un corpo che mi ha fatto disperare, piangere e spaventare. Un corpo che mi ha regalato nuova linfa e che è rinato. In ogni caso, due corpi che hanno dimostrato una tempra eccezionale, che hanno resistito e hanno saputo fondersi di nuovo insieme. E’una macchina che ha mostrato la sua efficienza nella sua fragilità. Due corpi che adoro perché sono semplicemente perfetti. Io mi sento perfetta. Ma non è la gravidanza a rendere perfetto il mio corpo. E’ il mio corpo che si rende perfetto da solo, che lo era anche prima e che lo è sempre stato senza che ci riflettessi davvero.

Ogni corpo, nella sua totalità e nella sua storia, ha la sua perfezione. Ogni corpo è perfetto nel bene e nel male. Dovremmo forse viverlo e ascoltarlo tenendo presente che siamo comunque perfetti a modo nostro.


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