Photo by Lonely Planet
Chi ha voglia di abbinare un viaggio in Cina a un corso di cucina cinese?
Con l’autunno alle porte, chi non è andato in vacanza nei mesi caldi inizia a sognare mete lontane: quindi vi segnalo una bellissima opportunità per un viaggio insolito e fuori dagli schemi.
Innanzitutto perché è in Cina, una terra di cui sappiamo ancora poco se non che è una delle potenze economiche indenni dalla crisi. Poi, perché è un itinerario pensato e costruito per chi ha voglia di cimentarsi con la cucina cinese e le sue ricette, andando oltre l’involtino primavera e il pollo al limone.
Lo organizza Metemozioni, tour operator romano specializzato in Cina e India (questo è il sito, dove trovate cataloghi e contatti): l’itinerario ha un titolo evocativo, ‘Perle di cu…Cina‘ e la partenza è fissata per il 28 novembre.
Il tour (quota di partecipazione 1.350 euro a persona in camera doppia) ha una durata di 10 giorni, con tappe a Shanghai, Xian e Pechino in trattamento di mezza pensione e guide locali parlanti italiano. Ma il vero clou del viaggio sono i corsi di cucina: in programma ce ne sono ben tre, uno per ogni città visitata.
“La cucina cinese è un’arte, un trionfo di colori, unito ad aromi e sapori che catturano non solo lo sguardo ma anche il palato – spiega la titolare, Alessia Casinelli -. Segue il corso della filosofia orientale, dove l’armonia degli ingredienti va rappresentata con il giusto equilibrio dei cinque sapori di base: dolce, salato, acido, amaro e piccante“.
Non pensate di limitarvi a osservare qualcuno che cucina per voi: il tour prevede un giro al mercato per scegliere insieme gli ingredienti e solo dopo la preparazione dei piatti secondo le ricette tradizionali.
Nella tappa di Xian, infatti, i maestri di cucina insegneranno i metodi di preparazione dei La Mian, l’antica arte di preparazione degli spaghetti cinesi, frutto di una lunga lavorazione. A Pechino, invece, il corso si svolgerà in un Hutong, cioè uno di quei vicoli formati da case tradizionali a corte, rimasti nei quartieri tradizionali della città.
A parte le contaminazioni da Chinatown, come il nuovo mall cinese di Paolo Sarpi inaugurato a Milano nei mesi scorsi, probabilmente la maggior parte di noi ha un’idea della gastronomia cinese lontana dalla realtà o vera solo in parte. Cosa c’è di meglio che andare direttamente in loco a scoprirla?
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