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Cose raccapriccianti. Al Primo Municipio il PDL candida Sergio Marchi. Sì, sì, quello: avete letto bene...

Creato il 27 aprile 2013 da Romafaschifo
Cose raccapriccianti. Al Primo Municipio il PDL candida Sergio Marchi. Sì, sì, quello: avete letto bene... Il PDL al Primo Municipio (ormai diventato importantissimo con l'unione tra i vecchi I e XVII) candida Sergio Marchi. Noi abbiamo finito le scorte disponibili di vomito, ci aiutate voi a vomitare ancora un pochino? 
Chi è Marchi? Fortunello che se lo è dimenticato: noi purtroppo no. Era l'assessore alla immobilità nelle prime giunte Alemanno (quante ne ha cambiate?) e fu lui - con la complicità di Bordoni - a aprire la ZTL la sera, fu sempre lui a smantellare le strisce blu (un crimine, semplicemente un crimine) e fu ancora lui a divellere i cordoli delle corsie preferenziali. Quando lo andammo a trovare, nel suo ufficio sulla Colombo, e gli chiedemmo come era possibile che tutte le città occidentali si prodigavano a fare nuove corsie preferenziali mentre Roma le smantellava lui ci rispose che avevamo ragione, che lo sapeva benissimo, che era assurdo ma doveva essere così, almeno al posto di quelle corsie si sarebbero fermate auto in doppia fila ed era un regalo che lui doveva fare ("dopo tanti anni di opposizione", testuali parole) al suo elettorato sia di automobilisti che di bottegai.
Poi dovette lasciare il suo posto perché venne, pesantemente, implicato in Parentopoli e successivamente venne paraculato in Regione Lazio (la Regione di Polverini e Fiorito) dove con lauto stipendio diventò collaboratore della moglie del Sindaco Alemanno e la figlia di Pino Rauti ma soprattutto la mamma di Manfredi Alemanno che all'epoca, assurdo pure questo, faceva la Consigliera Regionale.
Considerando l'incommentabile candidato pentastellato e la candidatura fin troppo borderline di Matteo Costantini (che poi è stato quello che ha voluto la non-pedonalizzazione di Via di Ripetta, uno stigma che non dimenticheremo mai), Sabrina Alfonsi ha già vinto. E non crediate che ci sia da esultare perché la candidatura si presenta come oltranzista e ideologizzata (rimasugli del PCI\PDS che non hanno capito che ragionano con la testa indietro di una quarantacinquina d'anni): tutto il contrario di quello di cui il territorio ha bisogno e necessità. Speriamo che la Alfonsi si renda conto delle sciocchezze che su sviluppo architettonico ("non bisogna costruire nulla in centro storico", cose fuori dalla storia e dalla logica) e mobilità (l'insensata contrarietà sui parcheggi interrati che sono una delle componenti fondamentali per rendere il centro un luogo degno di essere percorso a piedi) le stanno raccontando coloro che le scrivono i testi... E che dire delle OSP e dei tavolini dei ristoranti? Invece di considerare gli imprenditori della ristorazione come delle risorse da sfruttare, si continuerà a metterli nel mirino come nemici da abbattere.
E pensare che i Fratelli d'Italia, che nel Primo Municipio hanno una classe dirigente di buon livello, avevano proposto Umberto Croppi: avrebbe sbaragliato tutti. 

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