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Crazy, stupid, love

Creato il 15 settembre 2011 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Crazy, stupid, love

Carl Weavert (Steve Carrel), anonimo assicuratore di mezza età dalla vita apparentemente perfetta, cade dalle nuvole quando la bella moglie Emily (Julianne Moore) gli confessa di averlo tradito e di volere il divorzio. Il suo equilibrio si rompe in mille pezzi, ma le circostanze gli impongono di riprendere in mano la propria vita e soprattutto di armarsi fino ai denti per riconquistare il suo amore perduto. A venirgli in aiuto è il latin lover Jacob Palmer (Ryan Gosling), il quale, non senza fatica, fa in modo che l’arrugginito Carl si rimpossessi della sua virilità e in definitiva della sua vita.

È l’amore il protagonista indiscusso di questo film, dove tre generazioni si trovano a dover affrontare le molte insidie che scaturiscono nei rapporti di coppia. Innamorarsi per la prima volta e sperare di essere corrisposti, stare assieme, condividere un progetto per il futuro: sembra tutto facile ma, ci dice il film, non sempre le cose vanno come vorremmo; in età adulta, poi, le cose si fanno persino più complicate, la routine e gli anni che passano sono i peggior nemici delle relazioni, così che il progressivo distacco, l’allontanamento e il tradimento sono pericoli inevitabili se, come fa Carl, ci si lascia andare e si trascura l’altro. Allora come reagire di fronte a una disfatta simile?

I due registi Glenn Ficarra e John Requa ce lo raccontano a loro modo, seguendo il pattern della commedia disimpegnata così da non imboccare la strada del melò romantico e strappa lacrime. Il tema  delle relazioni viene trattato, quindi, con scherno e demistificato al punto giusto.

Carl, che da anni ha smesso di curare il suo aspetto esteriore, si trasforma, grazie alla consulenza meticolosa di Jacob, in un perfetto tombeur des femmes.

Istruito dal suo compagno di avventure più giovane e collaudato, Carl apprende l’arte della seduzione e sfodera il suo nuovo look in un locale dove sfilano uomini e donne attraenti alla ricerca, ciascuno, di un partner.

Sulle prime Carl non fa altro che crogiolarsi nell’auto-commiserazione, rimuginando, sotto effetto dell’alcol, sulla fine del suo matrimonio, ma il suo nume tutelare lo strappa dal sentimentalismo patetico nel quale tutti, compresi i due figli, lo vedono scivolare per catapultarlo nel mondo complesso delle donne, insegnandogli a come compiacerle e sedurle. Attraverso questo percorso Carl ritrova la voglia di combattere per riconquistare la moglie, infatti il suo amore per Emily, malgrado le numerose avventure notturne, non è scemato. Anche suo figlio tredicenne, Robbie (Jonah Bobo), deve a suo modo affrontare le pene d’amore, non essendo corrisposto dall’amata Jessica (Analeigh Tipton), babysitter timida e goffa alle prese con la sua prima cotta.  Infine anche Jacob a metà film si troverà, in maniera del tutto imprevista, invischiato nei sentimenti cui è solito guardare con cinica e distaccata indifferenza. Hannah (Emma Stone), giovane avvocato, riesce infatti a smontare le sue certezze da playboy non lasciandosi compiacere dalle sue frasi fatte e da i suoi schemi di seduzione apparentemente impeccabili. Dunque trova l’amore tra le braccia di una ragazza lontana dai suoi canoni.

Il film è stato girato quasi interamente in esterni a Los Angeles e dintorni, con location incredibili come il celebre Christophe Salon, dove a Carl viene fatta un’acconciatura alla moda, o il Pinot Bristro, il ristorante dove, a inizio film, si consuma l’infausta cena tra Carl ed Emily.

Malgrado nella storia non manchino gli elementi drammatici i due registi, coadiuvati dallo sceneggiatore Dan Fogelman, sono riusciti a mantenere intatto un registro da commedia brillante adatta per tutte le età, capace di farci ridere di gusto, ma anche di far riflettere sulle difficoltà a combattere contro la routine e a mantenere vive le relazioni di coppia.

Annarita Curcio

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