Magazine Pari Opportunità

dalla parte dei bulli

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

La notizia non ha nulla a che fare con i generi ma mi ha particolarmente indignata forse perchè sono stata per anni vittima di bullismo. Un ragazzino sbeffeggia un suo compagno di classe e la maestra punisce il bullo. Il padre denuncia la maestra e ora rischia il carcere per abuso dei mezzi correttivi.

Un episodio che mi ha indignata parecchio perchè si tratta di padri che sono responsabili di aver cresciuto dei figli prepotenti. Anche la legge sta dalla parte dei bulli. Si preoccupa dei riscontri psicologici dell’aguzzino e non di quelli della vittima, derisa dal ragazzo.

Certo, chi se ne frega della vittima, in fondo sono ragazzate. Ma questo ragazzino difeso dal padre chioccia come crescerà?

Questa cultura machista sta dalla parte dei bulli che difesi da padre e legge poi saranno futuri stupratori e assassini. Il carcere è anche troppo per un reato di così poco conto, la maestra ha utilizzato lo stesso mezzo del ragazzino “occhio per occhio,dente per dente”. ma in italia si fa ancora poco per contrastare questo fenomeno.

Perfino chi stupra o chi ammazza una donna viene assolto. Per loro basta che mandano una somma alla vittima trattandole come delle protstitute da pagare dopo la prestazione.

Perchè nessuno ha pensato di difendere la vittima? Le vittime passano sempre come colpevolie i colpevoli come vittime. Ne so qualcosa io. I professori, il preside e tutti mi facevano passare per una persona cattiva e asociale. Ricordo il mio proferssore che mi fece uno scandalo davanti a tutti dicendo che era colpa mia. Ricordo un’altra professoressa. Non ho mai avuto professori dalla mia parte.

Passai dalla parte del torto anche con loro solo perchè stressata dalle continua prese in giro e da professori incompetenti che mi facevano passare per pecora nera reagì a malo modo mandando affanculo la mia professoressa e quasi le misi le mani addosso.  Mi sbatteva sempre fuori dall’aula o mi mandava dal preside, ma io ero solo la vittima.

Quelle ragazze che mi prendevano in giro parevano educate davanti ai professori ed erano poco credibili all’apparenza come bulle. L’ultimo anno, dopo che per 5 anni mi recai dalla polizia a denunciarli per molestie telefoniche (allora lo stalking non c’era) e per bullismo, senza che nessuno prendesse provvedimenti, nemmeno i miei genitori che facevano apparire tutto come una ragazzata, riesco a picchiare la leader delle bulle.

Da allora non fui più vittima di nessuna, fino all’estate del 2006 che fui vittima di due bulle  che nemmeno conoscevo (loro conoscevano me in base a delle voci che mi descrivevano come “puttana” o “coglioncella”). Ma io mi ero fortificata e mi difesi. Premetto che io sono contro ogni forma di violenza, ma in quel caso alzare le mani per un’altra volta fu utile per porre fine alle violenze che subivo. Il bullismo non è una raagzzata, ma è violenza.

Il bullismo ha rovinato tutta la mia adolescenza. Mi ha fatto crescere nell’insicurezza più totale, solo un’anno fa sono riuscita a guarire e a dimenticare tutto.

Io penso che la amestra abbia fatto bene, lo dico da vittima di bullismo, gli avrei dato anche un paio di schiaffi (ma a quello penso che doveva pensarci il padre).

Scusate lo sfogo.



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