Delle primarie e di altre amenità

Non abbiamo una legge elettorale seria, intesa come legge garante della possibilità del cittadino di esprimere non solo una scelta su un partito o movimento, ma anche e soprattutto sulle persone che dovranno rappresentarlo.
Non abbiamo una legge anticorruzione seria, visto che quella che c'è quasi quasi scarcera pure il famoso ladro di mele, finora unico capro espiatorio di qualsiasi colpa.
Non abbiamo un provvedimento compiuto circa le province e molte sono in scadenza elettorale.
Per non parlare poi della situazione economica e occupazionale.
E però abbiamo un fiorir di primarie da fare invidia a Obama!
Fanno primarie tutti. Il centro sinistra, il centro destra, il destra centro, il sinistra centro, la lega destra, quella sinistra e quella a metà del guado del Po. Sembra che senza primarie nessuno possa andare avanti. 
Non voglio scadere nel facile assioma che tutto questo gran cambiare è fatto per far sì che alla maniera gattopardiana nulla cambi, anche perché fino alla fine ci spererò un pochino che davvero fischi il Vendola, la mia ultima Thule, però una cosa la sto facendo: già non guardavo quasi mai la TV, adesso non leggo più nemmeno i giornali on line.
E a breve cancellerò anche molti gruppi a cui accedo da facebook: posso forse rassegnarmi al fatto che non ce la farò mai a cambiare quest'Italia vuota e piena di prebende e favori sempre per i soliti, ma pure sorbirmi i volti dei vari Renzi, Alfano, oggi la Mussolini contro, e le loro chiacchiere vuote di contenuti e piene di prese per il culo no, basta!
Non potete chiedermi questo.