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Di battaglie, amore e libertà…

Da Philomela997 @Philomela997

I Monologhi di Sana – Rubrica

Mi domando un sacco di cose, ultimamente.

Mi osservo e mi chiedo se non stia sbagliando tutto,

se quella vita che ho tanto fuggito non mi stia, adesso, divorando l’anima più di quanto non le abbia permesso di fare mai.

È davvero così?

O è solo un passaggio, obbligato e necessario, per qualcosa di più grande?

Questa vita mi fa paura;

ho paura di spegnermi,

di ingrigire in questo rigore.

Di farmi prendere e soffocare,

senza più riuscire a uscirne.

Ma il coraggio, il coraggio non mi manca, non mi è mancato mai.

Per vivere ci vuole un coraggio fuori dal comune.

Per vivere ogni giorno e sentirsi parte di un mondo che non c’è,

sapere che devi stare esattamente lì,

al centro del tuo male,

senza poterne scappare.

È una condanna?

No.

È una scelta,

perché nulla mi impedirebbe di tingermi i capelli di un altro colore,

di indossare un’altra maglia,

di smetterla di rasarmi la testa.

Nulla mi impedirebbe di indossare un’altra maschera, che dica “io sono come voi”, invece di “io sono diversa da voi”.

Ma non lo faccio, ho scelto di non farlo.

È una scelta che ho fatto tanto, troppo tempo fa.

Una scelta che forse non è mai stata tale,

forse essere questa è sempre stato nel mio dna.

Fatto sta che non mi sento prigioniera,

ogni mattina mi alzo e mi vesto, indosso gli abiti come un’armatura,

pronta a combattere le mie battaglie.

E tante e tali ce ne sono, in questa vita.

Combatto per me, per quello che voglio,

per coloro che amo, perché possano essere liberi,

perché è giusto farlo, perché se non lo facciamo noi, allora chi possiamo sperare che lo faccia?

E forse è proprio questo, il grande male del nostro secolo:

gente che si è scordata di essere nata libera.

Libera di pensare, di agire, di distinguersi.

Libera di rivendicare il proprio modo e bisogno.

Siamo liberi, molto più di quel che crediamo,

ma ci vuole il coraggio di una scelta.

E le scelte si pagano, sempre.

In un modo o nell’altro, tutto ha un prezzo.

La verità si paga, la libertà si paga.

Bisogna essere disposti a barattare il proprio ideale con l’accettazione sociale.

Per ogni sconfitta, ogni delusione, bisogna saper trovare un’oncia di coraggio da gettare sul piatto,

ogni giorno, ogni notte, ogni momento della propria vita.

Da ogni parte sento ripetere “questa è la cosa giusta da fare”; perché? Chi l’ha detto? Chi l’ha deciso?

Perché se “le cose vanno così” allora non si possono cambiare?

Non guardatevi allo specchio,

non servirebbe,

guardate invece quelli che amate, quelli che amate più di ogni altra cosa al mondo, e domandatevi cosa desiderate per loro.

Paura, schiavitù, grigiore?

Immaginate di vederli soffrire per il resto della vita, perché tutti soffrono di qualcosa.

Io non è questo che voglio per loro.

Quando ho sentito il mio io dissolversi in un milione di pezzi,

quando la fatica e la paura erano talmente tante da farmi pensare “basta, mi arrendo, purchè finisca”

è stato solo uno il pensiero in grado di farmi rialzare: la minaccia a qualcuno che amavo.

Allora ho trovato il coraggio, la forza di rialzarmi, di diventare feroce, di sfidare la paura.

Amore è volere la libertà di qualcuno, qualunque essa sia.

Amore è desiderare un mondo dove quanti ci sono cari possano essere se stessi senza timore.

Amore è proteggere quelli che si amano, da qualcosa che spaventa anche noi.

Siamo nati liberi,

di parlare, di vivere, di amare, di pensare, di combattere e costruire.

E preferisco mille volte sentire il cuore accelerare e morire di paura piuttosto che stendermi e accontentarmi di quel che c’è.

Preferisco sognare in grande, e a colori, piuttosto che spegnermi lentamente.

Preferisco la strada difficile a quella giusta perché lo ha detto un altro.

Non siamo nati liberi nei fatti, siamo nati liberi nelle intenzioni.

Abbiamo ancora abbastanza voce per poter dire “no.”?

Abbiamo ancora abbastanza coraggio per rigettare ciò che non vogliamo?

Ho sentito discorsi aberranti: “una donna deve…”

DEVE.

Sono una donna e non devo proprio niente.

Prima di essere una donna sono una persona ed è mio diritto-dovere vivere come più mi aggrada, come la mia etica mi impone di fare.

Non mi piegherò, non mi inginocchierò, non chinerò la testa.

Chiunque sia leale e generoso sarà il benvenuto nella mia casa.

Combatterò per quelli che amo, e per quelli che non possono combattere per se stessi.

È una scelta,

e se non avete il coraggio di farla, se non avete il coraggio di spendervi, di pagare lo scotto,

allora non meritate qualcuno che combatta per voi.

Ma chiedetevi, allora, se siete ancora vivi…

…e se avete mai amato davvero.


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