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Di ricerche sociali (o di mercato) fallite miseramente

Creato il 16 febbraio 2013 da Camphora @StarbooksIt

Stamattina i rumori della strada si stanno dimostrando abbastanza molesti.

Ci siamo accorte che arrivano voci piuttosto strane. Sembra quasi un coro.

Un coro di recensioni.

Pare che  qualcuno (non si sa chi, non si è ancora avuto il bene di capirlo esattamente) abbia deciso di contattare una novantina di lit-blog per un esperimento (!).

L’esperimento serviva a dimostrare che i lit-blog sono in grado, con la sola imposizione delle loro recensioni, di convogliare le decisioni di acquisto su un libro piuttosto che su un altro.

In che modo?

Cominciando con un martellamento di recensioni dello stesso libro (fornito gratis) in un periodo predefinito. Diciamo le prime due settimane di febbraio.

Da queste recensioni andavano scartate quelle negative. Attenzione: non per censurarle, bensì per non falsare i dati dell’esperimento. Dopo una prima tranche, che doveva terminare il 15 febbraio, le recensioni negative potevano essere comodamente pubblicate. Lo spiega un comunicato pubblicato dai lit-blog scelti:

Non sono state prese in considerazione le recensioni negative – che rappresentavano l’1% del totale e sarebbero state ugualmente pubblicate per correttezza e trasparenza alla fine del periodo stabilito, ovvero dal 15 febbraio - perché lo scopo di questo studio di settore (nella sua fase embrionale e sperimentale) era valutare il peso della valutazione positiva (sincera e non condizionata) dei blogger sull’andamento delle vendite. L’analisi dell’impatto di giudizi discordanti e spesso sfavorevoli riguardo un determinato romanzo sarebbe stato il punto focale della seconda parte del progetto.

Qualcuno di questi blog, che non aveva tempo materiale per recensire, ha pensato bene di segnalarlo.

Senonché l’esperimento è saltato, per colpa (o merito, vedetela come vi pare) di una blogger che ne è venuta a conoscenza e l’ha smascherato in un post, da cui è scaturito un bel comunicato stampa (potete leggerlo qui)

Che dire? Il mondo ha sicuramente perso una grande occasione per un’importante scoperta scientifica, ossia se per due settimane parli in termini positivi su un blog di un romanzo, allora potrebbe essere acquistato da più persone.

Poi tu vai all’AIE e con i dati alla mano dimostri che i lit-blog fanno opinione e muovono acquirenti.

Il tutto, ovviamente, nell’inconsapevolezza del lettore del blog. Che magari ti segue perché si trova bene e si fida dei tuoi consigli, considerandoli onesti, non pilotati e quant’altro.

Però tranquilli, a esperimento finito avrebbero svelato il tutto, dimostrando che sì, hanno taciuto l’esperimento, ma cosa non si farebbe per il bene della scienza, signora mia!

Ora, io in tutto ciò penso che alla Nielsen (una grande società di indagini di mercato) devono essere tutti pirla, per non avere pensato prima a fare le ricerche di mercato di nascosto.

Già, perché tutta questa roba non è altro che una ricerca di mercato.

E in genere la persona che accetta di partecipare alle ricerche di mercato viene pure ricompensata.

E in questo caso i cosiddetti intervistati non sono i blogger che hanno accettato di scrivere una recensione tutti nello stesso tempo, ma i loro lettori.

Se non si fosse capito, a me come Apprendista Barista la pratica non è piaciuta molto.

Però sono dotata di una insana curiosità e ho approfittato di una chiave di ricerca fornita da La Leggivendola, che in tutto ciò si sta dimostrando una delle poche disponibili al confronto.

Perché, vedete, questi blog che hanno lanciato l’esperimento e che sono stati scoperti adesso vanno in giro a urlare al ‘non avete capito niente, non ci hanno pagati, siete invidiosi’, e nei migliori casi si rifanno all’ultimo capoverso del comunicato stampa:

Non intendiamo raccogliere alcuna provocazione o dare adito a sterili discussioni demagogiche; ci auguriamo inoltre che i lettori dei nostri blog capiscano e comprendano le buone intenzioni sottese alla nostra iniziativa. Garantiamo per l’assoluta onestà di qualunque recensione pubblicata riguardo il romanzo sopracitato. Qualsiasi altro chiarimento verrà comunicato, eventualmente, tramite un altro comunicato stampa, diffuso dai partecipanti

Ah, come sono comodi i comunicati stampa uguali per tutti. Qualcuno ti sta dando delle linee guida e tu non devi nemmeno fare la fatica di pensare da solo. È tutto scritto lì. Come nelle migliori aziende, che non rispondono a domande senza l’autorizzazione dall’alto.

E siamo ancora lì, se lavori per un’azienda ti pagano.

Com’è possibile che 90 blogger che pensano in autonomia diano retta a un comunicato stampa e ci si trincerino dietro come se fosse la tavola della legge? Avrai pure il diritto di esprimere un’opinione tua, o almeno, di provare a pensare da solo.

Comunque, La Leggivendola, non volendo/potendo dare la lista dei blog coinvolti, ha suggerito una chiave di ricerca per rintracciarli in rete: LA FALLACE FORZA DEI BLOG.

L’ho usata per tutto il pomeriggio, incrociando occhi e dati, scartando i blog che finivano nella ricerca perché i comunicati si accavallavano nei loro blogroll (a fidarmi del semplice risultato di google avrei dovuto depennare dai miei contatti il blog di un’amica che ha solo nel blogroll qualcuno di questi lit-blog, pensate che danni fanno gli esperimenti), cercando le recensioni del romanzo.

Ne ho individuati 49, ma sono sicura che andando avanti nei prossimi giorni riuscirò a trovarne altri,

Non posto la lista qui sopra. La tengo per me. Se siete in grado di usare google correttamente, con la chiave di ricerca di cui sopra potete tranquillamente capire da soli chi sono i lit-blog che hanno partecipato.

Inoltre credo sia perfettamente inutile fare pubblicità a gente che non la merita.

 E che non è nemmeno disposta al confronto, nella maggior parte dei casi. Molti di questi blog hanno pubblicato il comunicato senza una parola di spiegazione, dimostrando di avere la personalità di un’ameba. Il Gran Capo ha parlato, io eseguo. Il Gran Capo ha per forza ragione, io non devo pensare.

Ecco, sotto ognuno di questi post ho messo questo commento:

 Ho letto il comunicato ma non ho capito una cosa. Tu sei tra i blogger selezionati per la recensione? Sarebbe carino un piccolo cappello al post che spieghi per quale motivo stai pubblicando un comunicato stampa sul tuo blog e che prendessi una posizione tua. Cordialità.

Ho ricevuto finora 5 risposte, tre cordiali e due risentite. Una delle due mi ha scritto che non mi deve spiegazioni, ma me l’aspettavo. E comunque ha risposto.

Attualmente ho ancora 4 commenti in moderazione e 27 in attesa di risposta (quelli che mancano per arrivare a 49 sono i post dove tra cappello iniziale e commenti è inequivocabile capire che il lit-blog ha partecipato in qualche modo all’operazione).

Sono moderatamente fiduciosa. La gente non sta attaccata a internet tutto il giorno. Si spera abbia da fare di meglio. Io ovviamente no.

In conclusione, se volete saperne di più o se volete leggere altri punti di vista, prima di tutto usate la chiave di ricerca LA FORZA FALLACE DEI BLOG, e spulciatevi i blog dove si parla, o meglio dove si commenta, il tutto.

Se volete leggere qualche post critico, andate a trovare Gaia, oppure entrate direttamente nel blog che ha mandato a catafascio l’esperimento, cui io personalmente vorrei erigere un obelisco.

Se volete dire qualcosa, anche sgradevole, ma non insultante, potete usare i commenti qui sotto.

Noi nel frattempo continuiamo con le pulizie del bar e ci poniamo alcune domande fondamentali.

Vorremmo sapere:

  1. Da chi è partita l’idea? Perché non si è ancora capito.
  2. C’è una lista ufficiale dei blog coinvolti? Perché sarebbe onesto conoscerla a prescindere da qualunque ricerca su google, e sarebbe carino che la fornissero gli organizzatori.
  3. Che fine faranno le eventuali recensioni negative ora che l’esperimento è andato a farsi benedire?
  4. Soprattutto, come faremo d’ora in poi a fidarci di una qualunque segnalazione di romanzo senza guardarci le spalle? Mica dovremo per forza controllare in una settimana quante recensioni sono uscite per lo stesso romanzo usando l’amico google…

Ciao, io torno alle pulizie, che mi sembrano una roba più sana.

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