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… e tutti gli altri prospetti da lottery!

Creato il 26 giugno 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Con questo articolo chiudiamo con le presentazioni dei prospetti più interessanti in vista del Draft NBA 2012 che giovedì 28 notte seguiremo LIVE, parlando di 5 giocatori che verranno probabilmente scelti in lotteria (quindi fra le prime 14 scelte), ed uno che dovrebbe “cadere” un po’ più in giù a causa di alcuni suoi problemi extra sportivi.

Perry Jones ha visto le sue azioni crollare negli ultimi mesi, dopo una cavalcata NCAA per nulla esaltante. L’ala da Baylor resta un talento potenzialmente devastante, con una combinazione di fisico (211 cm) e mani morbide simile ad un tale signore residente ad Oklahoma City. Purtoppo non ha mai dimostrato una grande cattiveria agonistica e le sue prestazioni sono sempre state a dir poco altalenanti, per cui la paura del “bust” è sempre dietro l’angolo, considerato anche il fatto che assomiglia paurosamente anche ad Anthony Randolph, un altro talento semi-bruciato. Dovrebbe essere scelto intorno alla 13-15° pick ed insieme a Drummond è il prospetto con maggior “high risk/high reward” (alto rischio ma anche alta ricompensa se tutto va bene) di tutto il draft.

Jeremy Lamb ha iniziato a farsi veramente conoscere dagli scout alla fine dell’anno scorso (era ancora un freshman) quando aiutò sostanzialmente Kemba Walker e gli UConn Huskies nella corsa verso il titolo NCAA del 2011 e poi continuando le sue buone performance al Mondiale U-19 in Lettonia, nell’estate post-titolo. Lamb è un prototipo della guardia tiratrice, con jumper dalla media letale ed ottimi istinti per la retina. Estremamente fluido ed elegante in campo, ha un grande controllo del corpo, caratteristica tipica dei grandissimi giocatori offensivi. Sembra essere ancora molto lontano dalla suo tetto di prestazione e per questo dovrebbe essere scelto non oltre la 10° chiamata.

Giocatore simile a Lamb in quanto ad istinti e capacità di segnare punti è Austin Rivers, freshman da Duke e figlio del Doc, rinomato coach dei Celtics. Rivers è famoso per la sua cieca fiducia nei propri mezzi, fiducia che alcuni chiamano arroganza ed altri sana spavalderia. L’ottimo ball handling e la sua versatilità gli regaleranno minuti in NBA sia da point guard che da shooting guard. È un prospetto che mette in crisi molti mock draft in quanto potrebbe essere scelto alla 8 come alla 16.

Terrence Ross è un tweener (SG-SF) che viene dalla scuola dei Washington Huskies. Possiede grande fisico e grande atletismo per la posizione, in NBA potrebbe diventare un grande giocatore di ruolo grazie alla sua difesa, alla sua tenacia e dall’abilità di fare le piccole cose che servono per vincere. Dovrebbe essere scelto poco dopo la 10° chiamata.

Dion Waiters è uno dei tre giocatori di Syracuse che dovrebbero essere scelti al primo giro, insieme a Bradley Beal ed a Fab Melo. Possiede grandissimi mezzi atletici ed istinti che usa sia in attacco che in difesa. Le cose migliori le ha fatte vedere in transizione e con i pick & roll, motivo per cui dovrebbe avere buona fortuna in NBA, in cui questi due aspetti sono molto estremizzati rispetto al college. Waiters potrebbe essere scelto verso la fine della lotteria (12-14° scelta).

Chiudiamo con Royce White, ala grande di Iowa State, che la maggior parte dei mock draft da intorno alla 20-22esima chiamata, anche perché si vocifera che abbia ricevuto una promessa di scelta da parte dei Boston Celtics, appunto detentori della 21esima e 22esima pick. Noi lo abbiamo selezionato insieme agli altri perché in quanto a talento non ha niente da invidiare ai prospetti da lotteria. È un giocatore difficile da confrontare in quanto possiede un set di abilità quasi unico, grande rimbalzista, grandissimo QI cestistico e passatore sopraffino, è stato l’unico giocatore dell’NCAA in Division I a finire primo della sua squadra in ognuna delle 5 categorie principali (punti, rimbalzi, assist, rubate, stoppate); insomma i malati di fantabasket dovrebbero segnare il suo nome in vista della prossima stagione. I dubbi principali vertono sul suo tiro (jumper quasi inesistente, 50% ai liberi) e sul suo oramai famoso disturbo d’ansia con collegata paura di volare. In una recente intervista (linkata qua sotto) White ha detto di aver superato questa fobia e che non avrà problemi a prendere aerei ogni settimana, come succede ai giocatori NBA.

Chiudiamo con una chicca, alcune interviste ai prospetti durante la Draft Combine di Chicago, in cui si può familiarizzare con il carattere di alcune delle future star dell’NBA:

Intervista Perry Jones.

Intervista Jeremy Lamb.

Intervista Austin Rivers.

Intervista Terrence Ross.

Intervista Royce White.


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