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Effetti Collaterali di Soderbergh, recensione

Creato il 29 maggio 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Ho letto da qualche parte che Effetti Collaterali aveva chiari echi hitchcockiani con uno stile personale ed affascinante. Tralasciando effetti-collaterali-film il fatto che Soderbergh è un bravissimo regista che sa esattamente come comportarsi su un set, questo film non ha niente di Hitchcock; se avesse anche solo un grammo dell’intrigo e del fascino che hanno i film di quel grande regista, questa recensione sarebbe positiva.
Invece non lo è.

La trama potrebbe essere interessante, una giovane donna interpretata da Rooney Mara (“Uomini che odiano le donne”) è sposata con Channing Tatum (“Step Up”, “Magic Mike”) appena uscito dopo quattro anni di galera per insider trading. E’ una donna disturbata e depressa che cede facilmente al fascino delle pillole, e decide di prenderne una in particolare parlando con il suo psichiatra Jude Law. A questo punto la sua vita sembra prendere una piega migliore; l’effetto collaterale di questa pillola è però il sonnambulismo. Durante una dormita pomeridiana uccide il marito e torna a letto. Il film fino a questo punto conserva un fascino particolare, molto inquietante, e nonostante sia un po’ lento, mantiene la sua forza. Le scene sono di grande effetto, i dialoghi sono ridotti all’osso e sembra quasi una denuncia delle case farmaceutiche e dell’improprio uso di medicinali negli Stati Uniti; anche una battuta di Jude Law “Sono venuto negli Stati Uniti perchè in Europa se le persone prendono medicine sono pazze, mentre qui vogliono solo essere più felici” fa sperare in un film più sul tema Erin Brockovich, sempre di Soderbergh, un bel lavoro di denuncia. Effetti Collaterali, invece, da metà in poi cade nel thriller più bieco, neanche troppo innovativo.Intrighi con Catherine Zeta-Jones, psicologa precedente della protagonista, interventi di avvocati, perizie psichiatriche, tribunali. Un guazzabuglio di temi affrontabili, però sfortunatamente male.

Non si può dire che sia un film brutto. Di sicuro si può però dire che non è bello. Gli ultimi film di Soderbergh, compreso Magic Mike, avevano qualcosa: un tema, un barlume di bellezza. La vicenda di giovani ragazzi che vengono sedotti dall’idea di poter guadagnare bene spogliandosi davanti ad un pubblico, finendo però in una spirale di droga e illeciti è interessante. Sfortunatamente questo tema era completamente coperto dalle continue esibizioni di sederi e addominali, concludendosi nel nulla. Qualcosa di bello c’era, però andava ad infrangersi sonoramente contro il fatto che forse Soderbergh stesso perdeva interesse nel girare. O almeno questa è la sensazione che dà. Stessa situazione si ripresenta con questo: bravi interpreti, ottima regia, una fotografia molto buona; eppure manda un buon tema al macero e decide piuttosto di farla diventare la solita banale storia di sesso e sangue.

In conclusione, Effetti Collaterali è un film che delude. E’ esattamente come ce lo propone il trailer: americano, pieno di sangue, con qualche colpo di scena. Sinceramente c’era da aspettarsi di più.

Articolo di Silvia Cannarsa


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