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Egitto: manifestazioni dei Fratelli Musulmani, quattro morti

Creato il 05 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Nuova giornata di sangue al Cairo. Piazza Tahrir e dintorni ritornano a popolare la cronaca internazionale, ma le cose non vanno affatto meglio. Il bilancio di ieri è di almeno quattro morti negli scontri che hanno visto contrapporsi i sostenitori dell’ ex-presidente islamista Mohamed Morsi ai suoi oppositori e l’esercito. L’intento dei Fratelli Musulmani, sostenitori di Morsi, primo presidente eletto dopo la caduta del rais Mubarak, era quello di ritornare sulla scena politica egiziana: dopo la deposizione del presidente, avvenuta a luglio, il 14 agosto scorso il movimento era stato represso e molti esponenti arrestati.

La polizia ha sparato gas lacrimogeni su centinaia di manifestanti islamisti che tentavano di entrare in piazza al suono di “Allah Akbar”.
Sono seguiti alcuni spari in aria per tentare di disperdere la folla. Dall’altro lato alcuni cittadini hanno tirato delle pietre contro il corteo, lasciando i manifestanti senza via d’uscita.

Dovrebbero essere giorni di festa per l’Egitto: oggi è la vigilia del 6 ottobre, quando ricorre l’anniversario della vittoria dell’Egitto del 1973 contro Israele. Subito dopo la preghiera di ieri, nel primo pomeriggio, i Fratelli Musulmani sono scesi in piazza, dimostrando una potenza nei numeri molto superiore a quella aspettata.

Sono poi seguite una serie di notizie date e smentite: la prima dichiarazione sulla morte di un manifestante nel centro del Cairo, data da una tv locale, è stata smentita dal Ministero della Sanità. Certa è invece la morte di un altro manifestante, avvenuta a Giza, a cui si è aggiunta quella di altri tre uomini in un quartiere ad est della capitale, che da stamattina è stata assediata e controllata a tappeto dalle camionette dell’esercito. Il corteo non è riuscito a raggiungere né la moschea di Rabaa el Adaweya, né il palazzo presidenziale, né il Ministero della Difesa, tre possibili obiettivi della rivolta.

Anche Khaled Daoud, ex portavoce del Fronte di Salvezza Nazionale, oppositore di Morsi, è rimasto vittima della sommossa, accoltellato mentre passava accanto ad una manifestazione pro Fratelli musulmani.

A niente sembra servito l’appello alla riconciliazione di ieri alla presenza dei vertici del regime e del movimento islamista di Catherine Ashton, alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera.


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