Entrano in scena i protagonisti

Salve a tutti!
Eccoci di nuovo insieme per una nuova "puntata" della nostra "Saga Familiare" intitolata "Una famiglia nella tempesta".
Oggi faremo la conoscenza, o meglio cominceremo a fare la conoscenza, con i personaggi che "animeranno", anzi "animano" le pagine del "nostro" libro...
Buona lettura e Buon tutto a tutti voi!
Grazie per la pazienza e l'attenzione!
Con simpatia!
Riccardo
vi presentiamo i nostri
Come tutte le vicende che si rispettino prima di inoltrarci nella vicenda vera e propria mi pare giusto presentare un pochino gli antefatti ed i personaggi in causa.Fare un quadro della situazione dagli albori cioè.Quelli che poi sono diventati la famiglia Allevati, i signori Toni e Maia, fanno parte di famiglie che si conoscono da generazioni e generazioni e che, come spesso accade nei paesi più piccoli, erano e sono figli di cugini.A parte questo dettaglio che può anche essere considerato superfluo c’è da dire che i due sono due brave persone.Avevano ed hanno i propri difetti e difettucci caratteriali come, ad esempio, le arrabbiature repentine e fulminee del signor Toni e la patologica e maniacale apprensione, acuita ancor più dopo la nascita della figlia, della signora Maia ma, nonostante queste “piccole pecche” caratteriali comuni a chiunque i due erano e sono fondamentalmente delle brave persone.Però, come sempre, c’è un però.Come già altri prima di loro il signor Toni e la signora Maia sono due persone che non dovrebbero mai sposarsi.Al limite, proprio come estrema concessione, potrebbero rimanere degli eterni fidanzati ma assolutamente non dovrebbe mai formare una famiglia.Perché?Perché nel loro DNA non è previsto il “gene della famiglia”.Hanno troppo la tendenza a vivere in maniera autonoma e slegata dall’altra persona per poter creare quell’ambiente che, a quanto mi è dato sapere e per quanto da me direttamente sperimentato, è l’humus di tutte le famiglie “normali”.