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Eurolega: altro KO per Milano, -23 ad Atene

Creato il 09 gennaio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Secondo turno delle Top 16 e seconda pesante sconfitta per l’Olimpia Milano, che cede sul parquet dell’Olympiacos con il punteggio di 81-58. I bi-campioni d’Europa 2012 e 2013 hanno confermato in questa sfida le loro profondità e solidità dopo il +8 ottenuto alla prima in casa dell’Unicaja, mentre per il gruppo allenato da Luca Banchi c’è molto da riflettere dopo il crollo verificatosi un’altra volta negli ultimi due quarti, del tutto simile a quello che aveva caratterizzato il debutto contro i russi (di indubbio minor rango) del Nizhni Novgorod.

Sebbene i primi punti arrivino da una tripla di Melli dopo più di tre minuti, Milano scende in campo ad Atene con lo spirito giusto per riscattare, almeno in parte, il terribile stop casalingo di sei giorni prima. L’intensità difensiva è ottima e nel primo quarto la squadra greca deve affidarsi al suo fenomeno, il play Vassilis Spanoulis, per mandare presto in bonus l’EA7 e presentarsi spesso in lunetta. Arrivano anche i primi punti di Hackett (0/8 contro il Nizhni) e nel finale di quarto Milano mette la freccia: bomba numero due per Nicolò Melli e gran numero di Brooks sulla sirena per un positivo 18-13 dopo dieci minuti.
Gentile porta un altro massimo vantaggio a +7, ma l’Olympiacos non ci sta e tira fuori un deciso contro-parziale per pareggiare a quota 20 con la prima tripla di squadra, realizzata da LafayetteMarShon Brooks, suo malgrado, inizia ad abbassare evidentemente la tensione e la predisposizione nella metà campo difensiva e viene preso di mira sempre più frequentemente dalle penetrazioni della squadra di Sfairopoulos, primo segnale della fragilità di Milano e della superiore esperienza a questo livello dei greci. Kostas Sloukas si dimostra, inoltre, un adeguato sostituto ed allievo di Spanoulis e dispensa saggezza a ripetizione per portare i suoi fino al +5, anche grazie a qualche errore ai liberi dell’EA7. Che comunque rimane in scia, per un parziale di 39-35 a metà gara.
Ma Milano è appesa a un filo e quel filo lo spezza Petway con due realizzazioni da lontano e grandissima presenza difensiva, elementi che vanno a costruire il 10-0 in 3:37 che spacca la partita. Serve un timeout provvidenziale di Banchi per scuotere i ragazzi in bianco, che, in effetti, riducono il margine da -14 a -7 grazie a parecchi rimbalzi offensivi. Ma il terzo quarto è tutto lì, ovvero 9 miseri punti, curiosamente gli stessi punti nello stesso quarto del primo confronto. E Lafayette riallunga e mette il sigillo sul 56-44.
Anche l’ultimo periodo conferma il vero preoccupante problema di Milano: la costante capacità di subire parziali pesanti ad inizio quarto, senza riuscire ad approcciare con convinzione né in attacco né in difesa. Nei primi sei minuti del quarto quarto, il punteggio dice 18-3 e, se l’EA7 non segna mai dal campo, l’Olympiacos trova nello stesso tempo una bomba di Printezis (non proprio la specialità della casa…), un assist no look da urlo di Sloukas, MVP morale del match con 9 punti e 6 assist, e un bolide da quasi nove metri di un ispiratissimo Lafayette (4/5 da dietro l’arco), top scorer con 13 punti come il compagno Petway. I lombardi sprofondano a -27 ed il passivo migliora solo grazie a 6 punti nel finale di Ragland, che valgono il conclusivo 81-58. Dopo il 48-24 del secondo tempo contro il Nizhni, questa volta il crollo si traduce in un 42-23, meno inaccettabile vista la caratura degli avversari, ma pur sempre pesantissimo per la stessa squadra che, meno di un anno fa, al Forum di Assago, ne aveva rifilati 30 allo stesso Olympiacos campione in carica, nella serata più memorabile della storia recente del basket italiano in Europa. Milano non supera i 60 punti nemmeno in questa occasione e dà l’impressione di pagare il livello medio-basso del campionato italiano, nel quale le è sufficiente una piccola accelerata per conquistare la vittoria contro la maggior parte delle rivali.
La prossima partita, cioè la trasferta a Málaga, rappresenta già l’ultima spiaggia per la banda di Gentile (unico in doppia cifra con 12 punti), per evitare che queste Top 16 si trasformino in un lungo e faticoso calvario, eventualmente anche dannoso per la fiducia e la condizione mentale dell’Olimpia.

Gli altri risultati del gruppo F:

CSKA Mosca (2-0) – Laboral Kutxa (0-2) 99-90
Nizhni Novgorod (1-1) – Fenerbahce (1-1) 60-78
Anadolu Efes (2-0) – Unicaja Málaga (0-2) 74-70

Nell’altro raggruppamento, invece:

Maccabi Tel Aviv (1-1) – Stella Rossa Belgrado (0-2) 78-67
Real Madrid (2-0) – Galatasaray (1-1) 93-78
Zalgiris Kaunas (1-1) – Alba Berlino (1-1) 75-62
Barcellona (1-1) – Panathinaikos (1-1) 80-76

Tags:basket,Eurolega,Fenerbahce,Gentile,Hackett,Lafayette,Malaga,milano,Olimpia Milano,Olympiacos

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