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Europa League: Tévez si sblocca ma non basta, vince il Benfica

Creato il 25 aprile 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
Europa League: Tévez si sblocca ma non basta, vince il Benfica apr 25, 2014    Scritto da Edoardo Schiesari    Calcio, Sport 0

Europa League: Tévez si sblocca ma non basta, vince il Benfica

Si è conclusa sul 2-1 la sfida di andata della semifinale di Europa League tra Benfica e Juventus. In Portogallo i padroni di casa si sono imposti sulla Juventus nei minuti finali del match, freddando i bianconeri nel loro momento di maggior sicurezza. La squadra di Conte, infatti, aveva agguantato il pareggio con Carlos Tevez una manciata di minuti prima. Il 2-1 è un risultato piuttosto giusto per una partita equilibrata e dall’esito incerto fino agli ultimi secondi del recupero. I portoghesi ad ogni modo sono consapevoli che l’approdo alla finale è ancora tutto da conquistare: al ritorno, la Juventus avrà dalla sua il fattore Stadium e, grazie al goal segnato in trasferta, le basterebbe concludere il match su 1-0. Le “Aquile” sono passate in vantaggio dopo appena due minuti con un colpo di testa di Garay, che ha sfruttato una disattenzione di Bonucci su calcio d’angolo. Il match è tornato in equilibrio al 70′ con una splendida rete di Tévez, di nuovo a segno in Europa dopo cinque anni di digiuno, ma il Benfica si è riportato in vantaggio con una conclusione potentissima di Lima, a quattro minuti dalla fine, ancora grazie a un errore di Bonucci.

La prima frazione di gara vede i bianconeri lasciati di sasso dopo appena due minuti: Garay, sfruttando l’errore nella marcatura di Bonucci, stacca di testa sul calcio d’angolo di Sulejmani e porta i compagni in vantaggio. In questa circostanza, manco Buffon è esente da colpe. 1-0 per il Benfica in meno di 180 secondi e lo stadio diventa una bolgia. I padroni di casa prendono coraggio, mantengono il possesso palla e impediscono agli avversari di impostare le manovre offensive. Dieci minuti dopo, le Aquile sfiorano il raddoppio, ma Sulejmani, lasciato completamente solo da Caceres sugli sviluppi di un contropiede e tutto solo davanti a Buffon, non riesce a inquadrare la porta. La Juventus tenta di ripartire, ma soffre il pressing avversario e non riesce ad imporre il proprio gioco, a causa di diverse imprecisioni nei passaggi a centrocampo. Il primo vero pericolo lo crea a soli 15 minuti dall’intervallo, con un colpo di testa di Lichtsteiner, che però viene fermato per fuorigioco. All’intervallo il risultato è ancora 1-0.

Nel secondo tempo cambia musica: la Juventus parte in quarta e si rende subito pericolosa. I bianconeri sono più precisi, la velocità di manovra è in costante aumento e ciò permette alla squadra di allargare il gioco e di sfruttate le fasce per far male al Benfica. Al 55′, Pogba mette i brividi allo stadio Da Luz con una splendida incornata, ma il portiere Artur è bravo a respingere il pallone in calcio d’angolo. Al 56′, i bianconeri rischiano di subire il raddoppio su rigore per via di un fallo di ostruzione di Caceres in mezzo all’area, ma vengono graziati dall’arbitro. Un minuto dopo, la Juve torna pericolosa con Vucinic (stranamente titolare insieme a Tévez), ma la porta resta inviolata. È solo al 73′ che i bianconeri riescono ad acciuffare il pareggio: ad andare a segno è Carlitos Tevez, che, con uno splendido dribbling e un gran tunnel sotto le gambe del portiere, torna in gol in una competizione europea dopo ben 5 anni di digiuno. L’ultimo goal risale al 2009, ai tempi del Manchester United e firmato proprio contro un’altra squadra portoghese, il Porto. Ma dopo nemmeno un quarto d’ora i padroni di casa trovano un goal inaspettato e freddano i gli avversari, riportandosi in vantaggio, con un grandissimo goal del neoentrato Lima, che spiazza Buffon. Ad esserne responsabile è ancora una volta Bonucci. Nei minuti finali, il match si trasforma in assedio, ed entrambe le squadre hanno l’opportunità di andare a segno. Markovic sfiora il 3-1 con un rasoterra potente che, però, finisce a lato, poi Marchisio e Chiellini si divorano due occasioni d’oro, a pochi metri dalla porta.

Al triplice fischio il risultato è 2-1: un esito che non preclude alla compagine di Conte il passaggio alla finale di Europa League, ma che certamente la mette sotto pressione. Per vincere, agli uomini di Conte bastano meno disattenzioni in difesa e più concretezza sotto porta, e sull’ultimo aspetto Llorente potrà sicuramente essere decisivo: il ritorno allo Stadium si preannuncia bollente.

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