Facebook? Gli ultraricchi preferiscono i siti esclusivi

Di  Katia Boni

– 14 maggio 2011

Eh si, Facebook è diventato ormai troppo popolare, gli ultraricchi preferiscono i siti esclusivi dove in bacheca si mettono le proposte d’affari. Certo, anche i ricchi si taggano, ma dove? Lontano dagli occhi indiscreti. A raccontarlo è Caroline Garnham, titolare dell’Internet resort Family  Bhive. Caroline l’ha fondato tre anni fa: è un club online dove i membri vengono addirittura divisi in base al portafoglio. Tre classi sociali: sopra i 100 milioni siete in classe Jet, la Giada va dai 20 ai 100, mentre la classe Ambra comprende “i meno fortunati”, quelli con un tesoretto dai 5 ai 20 milioni (l’80% del totale). Siete sotto i 5 milioni? Non vi prenderanno mai, soprattutto non provate a fare i furbi perchè ci sono dei veri professioni a spulciare i vostri conti. L’entrata è gratis, anche se i clienti corporate versano 10mila sterline l’anno. La signora Garnham vuole aprire nuove filiali a Zurigo, Dubai, in Cina e negli Usa. I membri (ad oggi se ne contano circa 700 in tutto) sono celebrità, politici, imprenditori, persone che amano restare anonime. Cosa fanno? Chattano, organizzano eventi mondani ed incontri guru dell’economia, si scambiamo idee per investire, fanno joint-venture e puntano sulle biotecnologie. Quindi mentre “noi” ci divertiamo a mettere in bacheca le nostre foto, “loro” si brigano per investire i risparmi. Certamente si tratta di un fenomeno molto inglese e nel frattempo sono spuntati anche Peers, Ecademy, Pi Capital. La caratteristica comune a questi network, decisamente poco social è quella di offrire agli “affiliati” strumenti e proposte di investimento. Visto che social fa rima con financial, o almeno qui, anzichè proporre proposte di amicizia, circolano proposte di business.

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