finalmente

e comunque oggi torna a casa ettore, il figlio numero tre, il piccolo di famiglia che ci mette tutti sotto, quello che la mattina profuma di vaniglia,
quello che quest'estate è cresciuto così tanto che non so se se lo riprendono alla materna,
quello che ha i piedi più grassi che abbia mai visto,
quello che si offende,
quello che fa ridere perché è furbo e pazzo,
quello che gli perdono tutto,
quello che si innamora, ma le femmine gli fanno schifo,
quello che ha le crisi di ira e incubi che sembra l'esorcista e bisogna abbracciarlo finché non si calma e intanto prenderle di santa ragione,
quello coi denti "filati",
quello che è nato touch,
quello che ha le mie labbra ma uguali precise identiche,
quello che dice vecchio ai vecchi e grasso ai grassi,
quello che pensa che il padre sia un genio perché sa dove sono i bagni di tutti i ristoranti dove andiamo, quello che ha la mamma ma anche la ammy e la benni,
quello che suona la chitarra rock,
quello che ha lanciato il ciuccio dalla finestra e poi ci ha fatto passare un mese di inferno,
quello che ha voluto nascere che c'ero solo io e sembrava mohammed alì,
quello che lo desideravo così tanto anche se è stata una follia,
quello che non so come la prenderà quando mi troverà con 'sti capelli color salmone fosforescente e ho paura,
quello che non vedo da otto giorni e che non ne potevo più di stargli lontana.