Funeral party (di Frank Oz, 2007)

Campagna inglese, si attende la celebrazione di un funerale. Il padre di Daniel (Matthew Macfayden), scrittore frustrato e senza talento, e Robert (Rupert Graves), scrittore affermato che vive a New York, è morto. Ma ogni cosa va storta, a loro e agli altri presenti: dallo scambio di bare a un allucinogeno ingerito per sbaglio, dai ricatti di un nano che minaccia un’importante confessione a un elogio funebre tutt’altro che esaltante. 

Mettete in una casa dove sta per svolgersi un funerale due fratelli tra cui c’è del risentimento, un tizio sballato per caso, un nano con un grosso segreto da nascondere, un vecchio burbero su una carrozzina e due perfetti imbranati. Quello che ne verrà fuori è Funeral party, film in cui momenti paradossali si susseguono a situazioni grottesche; il tutto scandito da uno humour tipicamente britannico. Dissacrante, semplice eppure va dritto a procurare quello che cerca: grasse risate. Commedia nera diretta da Frank Oz, personalità eclettica nel mondo del cinema: ha diretto un film della serie Muppets (I Muppets alla conquista di Broadway) e il cult La piccola bottega degli orrori, è stato attore in diversi film di John Landis, ha prestato la voce a Yoda nei vari episodi di Star Wars e ad altri personaggi dei film di animazione. Remake americano del 2010, dal titolo Il funerale è servito (diretto da Neil LaBute, e con Chris Rock e Martin Lawrence come protagonisti).