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Galeotto (per i sondaggi) fu il vergognoso inciucio Monti-Bersani. Il PD perde il 6%

Creato il 19 gennaio 2013 da Iljester

620x411xl43-bersani-monti-121230101457_big_jpg_pagespeed_ic__1IgNKgpZJKIn questi giorni di silenzio, non è che abbia rinunciato a seguire la politica. Seppure distrattamente l’ho seguita. Con la stanchezza e la noia di una telenovela già vista e rivista. Gli stessi riti di sempre, le stesse polemiche, le stesse strategie elettorali e il terrore profondo che Bersani o Monti riescano a raggiungere Palazzo Chigi. Quello non manca mai, e va da sé che un punto in più al centrodestra per certi versi mi rincuora, perché allontana il peggiore che potrebbe capitare agli italiani: un governo di sinistra centro asservito e supino a Bruxelles e Strasburgo.

Merito peraltro di Bersani e Monti e delle loro rispettive armate brancaleone, piene di contraddizioni, di personaggi da operetta politica e di scarsa chiarezza nei programmi; scarsa chiarezza volta a gettare fumo negli occhi dell’elettore indeciso, il quale, non essendo naturalmente di sinistra, ha il dubbio legittimo se votare o meno Bersani e la sua idea di fisco, le sue unioni omosessuali e la sua cittadinanza facile ai figli degli immigrati, oppure votare Monti, con la sua idea di Europa bancaria e eurocratica.

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Galeotto (per i sondaggi) fu il vergognoso inciucio Monti-Bersani. Il PD perde il 6%

Forse, se qualcuno guardasse oltre, vedrebbe che l’uno e l’altro – in termini di cabaret elettorali - non sono affatto meglio di Berlusconi. Sarebbe sufficiente leggere le dichiarazioni sull’IMU. Fino a ieri un’imposta quasi intoccabile sia per Monti che Bersani. Oggi, entrambi – all’inseguimento del Cavaliere – ritengono opportuno ritoccarla per dargli maggiore progressività. Ma lo faranno poi davvero? Berlusconi credo abolirà l’IMU. L’ICI la abolì. Dubito però che Bersani o Monti la sfioreranno: troveranno parecchie scuse per non farlo. Le più abusate e anche le più false saranno: “Ce lo chiede l’Europa”, o “L’Europa non vuole”, o “I conti pubblici non lo permettono”.

Fortunatamente i sondaggi danno in risalita il centrodestra, e il senato non sarà probabilmente un campo di fiori profumati per il futuro (e scongiurato) governo di sinistra-centro. Tutto per merito del ritorno del Cavaliere dall’aldilà politico e non solo… Il merito maggiore va attribuito infatti a Bersani e Monti e al loro fantastico (per me lo è) “accordo” – da entrambi negato – sulla spartizione delle poltrone istituzionali: Bersani a Palazzo Chigi, Monti sceglie il ministro dell’economia e degli esteri, Draghi al Colle e Casini alla presidenza del Senato. Un perfetto esempio di Manuale Cencelli 2.0. Di quelli che ti fanno passare l’entusiasmo e di fanno capire come il sinistra-centro non sia in grado di reggere le sorti di questo paese. Al massimo può solo mandarle alla malora, cosa che in parte ha già fatto. Il Governo tecnico è soprattutto frutto della volontà e della responsabilità politica della sinistra.

Ora non ci resta che attendere l’esito del voto. Il PD ha perso il 6% di consensi nell’ultimo mese. La gente si sta risvegliando dal torpore in cui è caduta a causa delle primarie e di una campagna mediatica anticentrodestra, partita in forze a novembre 2011. E forse sta iniziando a capire che se ci troviamo oggi in questa situazione precaria, le responsabilità non possono essere del tutto attribuite al precedente governo berlusconiano. Semmai lo sono più “dell’europeismo” talebano e ottuso del centrosinistra e del montismo, che ci hanno privati della moneta nazionale e del potere di decidere la nostra politica economica e monetaria, senza il consenso di Berlino. Perché, benché ne dicano, questa è la dura verità. Dunque facciamoci due conti prima di dare il nostro voto a chi intende raggiungere fino in fondo l’obiettivo di consegnarci incaprettati all’Europa della Merkel, di Var Rompuy e di Barroso.

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