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Gambe, che passione!

Creato il 31 ottobre 2013 da Simonellif

E’ vero, le gambe spesso sono nascoste dai pantaloni, a differenza della braccia che soprattutto nella stagione calda sono le prime a scoprirsi, sara’ forse per questo che per il frequentatore di palestra, in particolare di sesso maschile, l’allenamento delle gambe viene spesso messo in secondo piano.

Con il risultato che dopo un certo periodo di lavoro mentre la parte superiore del corpo inizia a mostrare miglioramenti percettibili, quella inferiore rimane carente.

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Ognuno e’ libero di pensarla come vuole, del resto il giudizio estetico e’ soggettivo, ma un torace e due braccia possenti appoggiate su gambe gracili rischiano di suscitare quando si indossa il costume da bagno qualche sorriso, e non certo di ammirazione.

Il problema non riguarda ovviamente tutti, e’ in particolare l’ectomorfo, quello che la letteratura del body building definisce “hard gainer” per la sua innata difficolta’ a mettere su massa, che si ritrova con le cosce ed i polpacci carenti.

Per l’endomorfo, dotato da madre natura di arti robusti, il problema della massa probabilmente non si pone, ma anche in questo caso con l’allenamento si potrebbero generare degli squilibri antiestetici, soprattutto se come spesso accade il polpaccio in questa tipologia fisica tende ad essere “importante”, mettendo quindi in secondo piano uno sviluppo carente della coscia. Anche per le donne l’argomento “gambe” e’ scottante, difficile infatti allenare bene gli arti inferiori senza interessare i glutei…una parte del corpo alla quale il gentil sesso dedica molta attenzione.

Ma e’ possibile sviluppare le gambe, ed in particolare le cosce, anche da parte di soggetti particolarmente longilinei, oppure riempire i glutei (che sono in definitiva il muscolo piu’ grande del corpo umano) quando la genetica non ci ha dotati di un posteriore dai tratti brasileri? Certo che e’ possibile, anche se non e’ certo facile. Innanzitutto sfatiamo subito un mito, esercitare le gambe e fare crescere quindi tutti i muscoli che concorrono a formare gli arti inferiori non significa assolutamente renderle piu’ impacciate o meno elastiche, casomai e’ vero il contrario.

Quindi l’obiezione sollevata da tutti i giocatori di calcetto che “io le gambe non le faccio perche’ gioco a calcio” deve essere considerata una grossa sciocchezza.

Esercitare un muscolo non significa solo renderlo piu’ forte e reattivo, ma se cio’ viene fatto nel modo corretto, anche piu’ elastico e quindi meno incline ad infortuni.

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Il secondo mito da sfatare e’ quello del troppo allenamento: la natura ci ha dotato di arti inferiori incredibilmente forti, in grado di sostenerci in posizione eretta per periodi prolungati ma soprattutto di portarci a spasso, se siamo allenati anche di corsa, per distanze considerevoli, per alcuni di noi anche difficilmente immaginabili.

Cosa volete che sia quindi qualche serie alla settimana fatta in palestra per dei muscoli cosi’ potenti e resistenti.

Volete che le gambe crescano? Allora allenatele spesso, piu’ spesso rispetto a quello che fate per le altre parti del corpo.

Ma quali sono le strategie migliori da utilizzare per cercare di ottenere dei buoni risultati? In un prossimo articolo ci dedicheremo alla messa in pratica di questi concetti.


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