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Georgia. Nato smentisce progetti per basi in territorio georgiano dopo proteste di Mosca

Creato il 11 ottobre 2014 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

lahue_williamdi Giacomo Dolzani

Dopo la dichiarazione del ministro della Difesa georgiano, Irakli Alasania, secondo cui, nel prossimo futuro, sarebbero state realizzate strutture Nato sul territorio nazionale ed in seguito alle proteste del ministero degli Esteri russo, il capo dell’ufficio di collegamento dell’Alleanza Atlantica, William Lahue, ha smentito le affermazioni di Alasania, affermando che non è prevista la costruzione di alcuna base o impianto Nato in Georgia.
Secondo quanto illustrato in seguito da Lahue, nel paese verranno realizzati unicamente dei campi di addestramento, appartenenti in tutto e per tutto alle forze armate georgiane, mentre la Nato ricoprirà soltanto un ruolo di consulenza per il ministero della Difesa di Tbilisi, una cosa già accaduta in passato “quindi”, ha poi concluso, “niente di nuovo”.
I rapporti diplomatici tra Russia e Georgia sono infatti in crisi da diversi anni, Tbilisi infatti ha scelto di intraprendere la via dell’integrazione nell’Unione Europea e nella Nato, opponendosi all’influenza che il Cremlino vorrebbe esercitare sulle repubbliche ex sovietiche; a questo si aggiunge poi la questione dell’occupazione illegale da parte delle truppe di Mosca delle regioni georgiane di Abkhazia ed Ossezia del Sud, cosa che rende l’accettazione di Tbilisi tra i paesi membri dell’Alleanza Atlantica una questione che l’organizzazione sta trattando con estrema delicatezza, data anche la situazione di tensione internazionale creatasi negli ultimi mesi a causa della crisi in Ucraina.

da Notizie Geopolitiche



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