Giorno libero!

Lavorare e vivere in Germania mi permette di godere di festività nei giorni in cui in Italia invece si lavora, come per esempio oggi. Qui si festeggia la Christi Himmelfahrt, ossia l’ascesa di Gesù al cielo. Sembra strano che in un paese come la Germania, multiculturale e multireligioso, questo giorno sia una festa mentre in Italia, il paese che ama considerarsi l’emblema del cattolicesimo con tanto di Vaticano al suo interno, oggi si lavori come niente fosse. C’è da dire che questa è una festa religiosa che si celebra solo in alcune regioni della Germania, quelle appunto a maggioranza di popolazione cattolica, come il Baden-Württemberg, dove vivo io.

Questa giornata senza andare al lavoro per me è un po’ come la manna dal cielo, un po’ come il 28.05 quando si festeggia il Pfingstmontag, il Lunedì di Pentecoste.

Dopo tre mesi di lavoro intenso, comprensivo di diversi spostamenti e soggiorni a Berlino, un po’ di giorni liberi ci vogliono: giusto per staccare un attimo e ricaricarsi. Non voglio per ora chiedere ferie al mio capo perchè sono ancora nel periodo di prova e non vorrei sembrare una lazzarona, anche se in realtà le ferie mi spetterebbero di diritto, ma comunque mi sono imposta di impegnarmi al massimo soprattutto in questi primi mesi in cui siamo live in Italia. Ogni giorno cerco di fare il mio meglio e di raggiungere un risultato, devo dire che le giornate volano e di cose da fare ce ne sono davvero tante che non si sa da dove incominciare ma con calma si fa tutto, o almeno si spera.

Oggi sarà una giornata di relax: ho dormito fino a tardi, dopo che ieri sera ho mangiato come un animale selvatico senza magicamente prendere un etto (non si spiega il fenomeno quantistico), leggerò un po’, passerò l’aspirapolvere e magari nel tardo pomeriggio o stasera andrò al cinema con alcuni amici. E domani di nuovo al lavoro. Mi fa piacere che i miei amici italiani, quando vedono la pubblicità della mia azienda in televisione, pensino a me: alcuni me lo hanno scritto, altri invece me lo hanno detto a voce. E’ una piccolezza, lo so, ma fa piacere che non si siano dimenticati di me