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Gli affitti a Hong Kong: vivere a prezzi insostenibili

Creato il 06 maggio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Gli affitti a Hong Kong: vivere a prezzi insostenibili   mag 6, 2014    Scritto da Adriana Bianco  

Hong Kong, la “New York” dell’Asia, ha uno dei più belli skyline della regione, ma vivere in questi immensi grattacieli ha dei costi quasi inarrivabili. Gli affitti in questa città per dei monolocali sono infatti più alti persino di Londra e Parigi.
I costi stellari però sono solo uno dei problemi per la gente dell’isola. I proprietari degli immobili non sono vincolati per legge a firmare contratti con i loro affittuari, quindi possono alzare il prezzo dell’affitto a loro discrezione o chiedere agli inquilini di lasciare l’appartamento senza un tempo minimo di preavviso.
Molte persone disoccupate come Mr. Yeung, racconta il South China Morning Post, ricevono un sussidio statale di €400 al mese, ma quasi la metà di questa somma è impiegata per pagare l’affitto. Per molti come lui vivere a Hong Kong significa abitare in appartamenti di 9-12 metri quadrati, spesso senza finestre e molto sovente dividendo quello spazio già minimo con altri inquilini.
Mr. Yeung, per esempio, ha dovuto cambiare casa tre volte lo scorso anno a causa dall’aumento improvviso del suo affitto, obbligandolo a cercarsi una nuova sistemazione, a volte con una sola settimana di preavviso. Molte famiglie a basso reddito sono in lista d’attesa per un posto nelle case popolari, ma per persone single l’attesa può durare anche dieci anni. Infatti, nonostante il governo abbia posto la riduzione della povertà in cima alle sue priorità, i tempi di costruzione di nuove case popolari sono stati molto più lunghi di quanto promesso.
Storie come quella di Mr. Yeung non sono rare, anzi. Stime non ufficiali del governo riportano che circa 200’000 tra i più poveri di Hong Kong non vive nemmeno in appartamenti, ma in cosiddette ‘case-gabbia’. Si tratta di gabbie di rete metallica, grandi circa 1,5 metri quadrati, sistemate una sopra l’altra in appartamenti che possono contenerne anche venti. Le condizioni di vita in queste gabbie sono davvero drammatiche e molti preferiscono dormire da McDonald’s per sfuggire alle cimici.
Molte ONG e associazioni che assistono i più poveri, sperano che il governo introduca delle misure di controllo per gli affitti per regolare l’aumento dei prezzi e soprattutto si augurano che i contratti d’affitto diventino una norma obbligatoria.
La questione delle case a Hong Kong è indubbiamente diventata uno dei problemi più grandi del paese e non può essere ignorata più a lungo.

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