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Gli Ecoreati A Favore Dei Petrolieri

Creato il 08 maggio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Il disegno di legge sugli Ecoreati passa al Senato. Il Governo viene accusato di aver ceduto agli interessi delle compagnie petrolifere.

Il 5 maggio è stato approvato dalla Camera dei Deputati il DDL (disegno di legge) sugli Ecoreati con 353 sì 19 no e 34 astenuti, ma è subito passato alla quarta lettura nella Camera dei Senatori con gran sconforto di chi sperava in una sua approvazione definitiva. La motivazione del nuovo rinvio in Senato è l’appoggio del Governo all’emendamento con 283 sì, 160 no e 2 astenuti per eliminare il comma sull’air gun, una tecnica per la ricerca di idrocarburi nei mari che bagnano i lidi italiani che consiste nell’esplorazione tramite lo scoppio di aria compressa. Nonostante le accuse mosse al Governo Renzi di aver ceduto alle pressioni delle lobby petrolifere, il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha affermato che senza quel comma sarà più semplice l’approvazione della legge entro fine mese.

Il timore di opposizione, in primis i deputati 5 stelle, e ambientalisti è che il disegno di legge sugli ecoreati venga insabbiato, data l’influenza dei poteri forti sugli attori presenti in Parlamento, impedendo così all’Italia di ottenere una legge fondamentale per la lotta contro le attività che lucrano apportando danni irreparabili all’ambiente e alla salute delle persone. Il disegno di legge sugli ecoreati permetterebbe infatti l’introduzione dei reati ambientali nel codice penale.

Già il 16 ottobre scorso il Ministro dell’Ambiente aveva sollecitato, durante un’audizione in Commissione Ecomafie, che Palazzo Madama approvasse al più presto il testo sugli ecoreati fermo da tempo in Aula. La nuova legge, dalle parole del Ministro, costituirebbe “un’arma di legalità e di civiltà” contro le imprese criminali che danneggiano l’ambiente per business e non rispondono delle conseguenze di fronte alla legge e quindi nemmeno di fronte ai cittadini.

Gli interessi dei petrolieri

Lo sbigottimento degli ambientalisti di fronte all’eliminazione del comma sull’air gun non risiede solo nella diffidenza che suscita la consapevolezza della forza –e prevalenza in questo caso- degli interessi economici su quelli politici ed etici, ma anche nel fatto che la politica è conscia e consenziente a questa sua subordinazione. Dai dati del Ministero dello Sviluppo Economico infatti emerge che le riserve certe di petrolio estraibili dai fondali italiani sarebbe quantitativamente insufficienti a garantire il fabbisogno energetico nazionale e quindi sarebbe insufficiente anche la vendita di eventuali surplus. Nonostante ciò, le 17 compagnie che hanno richiesto i permessi di prospezione e ricerca evidentemente hanno utilizzato strumenti più persuasivi delle argomentazioni di chi sosteneva la necessità di tutelare i fondali mediterranei. Il paradosso infatti è che un disegno di legge contro gli ecoreati, che ha lo scopo di rendere penalmente perseguibili i danni ambientali provocati dalle imprese economiche, non vieterà delle attività risaputamente lucrose e altrettanto rischiose per l’ambiente, aspettando che il danno sia fatto per intervenire. L’air gun infatti, denuncia Angelo Bonelli, capoportavoce dei Verdi, è non solo una tecnica dannosa per la fauna marina ma anche rischiosa a causa della conformazione fisica dell’Italia.

Le critiche: il disastro ambientale abusivo

Un’altra critica al disegno di legge sugli ecoreati è la norma sul disastro ambientale abusivo, lasciata nel testo. Tale norma infatti impedirà ai magistrati di aprire inchieste che potrebbero portare a processi contro grandi imprese che autorizzano con l’accondiscendenza dello Stato.

Associazioni come Libera e Legambiente hanno aspramente criticato la mossa del Governo in difesa di casi come l’Ilva ed Eternit. La formulazione dell’articolo 452 del codice penale infatti reciterà che “chiunque abusivamente cagiona un disastro ambientale è punito con la reclusione”, lasciando intendere che solo il disastro compiuto abusivamente potrà essere punito. E qui si trova il secondo paradosso: nel caso in cui un disastro ambientale trovi il modo di essere coperto da una qualche autorizzazione il fatto non sussisterà e i colpevoli del disastro saranno assolti. Tuttavia non manca chi è favore del controverso avverbio che garantirebbe un maggior tutela dell’ambiente.

Ciò che si auspica è che il disegno di legge sugli ecoreati venga approvato al più presto e che l’influenza dei poteri forti non intralci oltremodo un percorso legislativo di una legge più che mai necessaria in un Paese che trae i suoi più grandi benefici dalle bellezze regalategli dalla natura. L’air gun inoltre non è l’unica tecnica dannosa che andrebbe vietata e numerosi input europei erano ancora mancanti nel testo, si auspica quindi altresì che la seconda lettura del Senato venga presa a pretesto del miglioramento del disegno di legge.

Tags:ambiente,ecoreati,oronero,petrolio,tutela ambientale Next post

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