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Gli Untori della Crisi Nera

Creato il 30 dicembre 2011 da Marcar

storia6.jpgOrmai tutti sanno, anche se non dicono, che il vero male dell'Umanità è lo Zombie del Capitalismo.

Particolarmente interessanti, comunque, sono i dibattiti odierni, in Italia, che, qualunque sede li ospiti (giornali, pubbliche piazze, salotti televisivi) immancabilmente presentano tre posizioni distinte: i semplici servi dello Zombie affamato, i critici del Capitalismo e gli Untori della Crisi Nera... Tanto testardi quanto letali.

Qui ci occuperemo, in particolar modo, di questa categoria di veri e propri terroristi economici. E il governo Monti, badate bene, ne ospita alcuni particolarmente ostinati.

Quanti criticano il Capitalismo e ne mettono in evidenza i lati ormai implodenti ed autolesionisti si scontrano con l'ostilità delle Destre dilaganti. Come sappiamo, l'Italia è purtroppo un paese di Destra, dove l'ago della bilancia lo fanno i famigerati moderati che possono invariabilmente spostare l'esito elettorale nelle mani di Berlusconi o Prodi (e simili). Destra fascista contro Destra europea.

Il PD, nonostante la testarda illusione di molti suoi elettori, è un partito di destra europea, quel che viene comunemente appellata con il sostantivo liberista. Non a caso, il senatore Ichino ne è un appassionato e rumoroso esponente, con la fissa della demolizione del patto sociale e dei diritti dei lavoratori. Ebbene, le posizioni dei veri capitalisti della destra estrema e dei liberisti più o meno moderati (Casini, Fini, Bersani, Di Pietro, che incarna abilmente la parte di chi cavalca la tigre della protesta sociale pur non mettendo minimamante in discussione il sistema) si scontrano e si incontrano in sintesi davvero drammatiche come pure talvolta caratterizzate da una notevole ilarità. Pensate solo a come si (apparentemente) scannavano quando, solo pochi giorni fa, ancora dominava Berlusconi ed ora si incontrano, allacciati da amorosi sensi, al cospetto della vera finanza euriopea, rappresentanta dal governo Monti, benedetto dal potere bancario mondiale.

Un vero idillio, al cospetto degli inorriditi elettori italiani che si ritrovano senza neanche la parvenza di un' opposizione qualunque tra i poli o tra i partiti. Roba da ridere o da piangere, fate voi. L'importante è che l'Inquilino del Quirinale vegli i veri interessi, ormai spostati dalla Costituzione al rispetto dei vincoli di bilancio europei.

E dunque, sono le Banche a governare, ormai non solo in Portogallo, Grecia, Spagna ma anche e soprattutto qui da noi; non vi fate ingannare dall'obiettivo che i servi di regime (bancario) vi additano ora: Angelona Merkel è un loro burattino, né più né meno dei vari governi minori europei, inglesi a parte, che hanno, come già scrivemmo, un ruolo, prevalentemente commerciale e militare, comunque diverso: ponte commerciale tra tre continenti, eredi del più gretto imperialismo, ora collegamento vitale tra Europa ed America, passando per il Commonwealth.

Dunque, la ricette delle Banche, del Fondo Monetario Internazionale non si possono discutere, neanche quando, come nel caso veramente evidente e clamoroso, di Argentina e Grecia, sono palesemente nocive e contro-producenti.

Ma si sa: lo Zombie del Capitalismo divora anche sé stesso, in un'orgia di sangue e sofferenza senza fine. E qui da noi accadrà la stessa cosa. Un paese ormai in recessione (da quanto l'abbiamo previsto, noi che economisti non siamo?) che subisce manovre fatte solo di tasse e riduzione della spesa pubblica, può solo precipitare in un vortice di inflazione e perdita della produttività interna. Ma tutto questo viene difeso dagli Untori moderni: quegli economisti che, fedeli ai dettati della BCE, implacabili presentano la manovra Monti come l'unica cura possibile, ben sapendo che la stessa ricetta ha già messo in ginocchio la povera Grecia. A nulla valgono le proteste, e le proposte, di economisti non dissidenti ma almeno ragionanti, come il professor Piga.

In breve, costui predica un rilancio della spesa pubblica, destinando, per esempio parte del gettito fiscale alla produzione statale di beni e servizi che consentirebbe alle imprese di lavorare, ai lavoratori di guadagnare e quindi al consumo nazionale di riprendere a esercitare un forte impulso sulla domanda interna.

 Certo, una misura minimalista, tutta organica alla logica capitalista attuale ma almeno funzionale a ridare ossigeno appunto al mercato interno.

Ma i nuovi Untori della Crisi Nera non permettono deroghe dato che le Banche pretendono l'intero gettito derivante dalle nuove tasse e dall'aumento dell'IVA e delle accise per diminuire il debito. Non a caso, sono le uniche beneficiarie del miglior credito possibile: una montagna di miliardi all'interesse dell'1% dalla BCE!

 Avremo dunque il paradosso di una diminuzione sia del debito sia della produittività interna, quindi un aumento della povertà globale. Tra poco non si potranno pagare stipendi e pensioni se non tramite titoli di Stato che altro non sono che debito sul debito.

 Quando si accorgeranno del delitto compiuto, gli Untori saranno sostituiti dal ritorno della Destra capitalista e così via fino all'annientamento completo di quel che resta dello stato sociale, memoria di una Europa letteralmente divorata non da Merkel o Berlusconi ma dallo strapotere bancario, cieco, decerebrato e perennemente affamato proprio come lo Zombie del Capitalismo che può contare su innumerevoli servi, lo sappiamo bene.

Consigli? Ormai c'è poco da fare: tenetevi i soldi in casa e se potete partite lontano da questa follia.


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