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Gnocchi diversi

Da Fausto Morabito @chezmoibyfausto
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Gnocchi diversi dalla tradizione, per il condimento ed anche per una variazione nell’impasto, anche questi nati per il piacere di soddisfare il palato della mia “Signora Moglie“!!!!!

Oramai conoscerete tutti (sembra di parlare della Signora Colombo, la fantomatica moglie del tenente) la sua predilezione per piatti a base di patata, in tutte le sue variazioni possibili, oggi ho optato per sapori particolari ed hanno preso forma questi “gnocchi diversi” con co-protagonista il pistacchio di Bronte.

Mezz’ora di tempo e la voglia di affondare le mani in un impasto sono stati gli stimoli che mi hanno indirizzato a prendere 4 patate ed iniziare ad immaginare cosa utilizzare per dare delle note, di gusto e colore, che li rendessero unici.

Giorni fa mi era capitato di dibattere sulle due scuole di pensiero che differenziano in maniera sostanziale il gusto e la consistenza degli gnocchi, l’utilizzo o meno dell’uovo come legante, un aspetto che ho scoperto da quando mi sono trasferito in Lombardia.

Io ho sempre fatto un impasto a base di patata e farina, con piccole variazioni ed aggiunte di ingredienti per aromatizzare gli gnocchi (zafferano, concentrato di pomodoro, nero di seppia o altro) e non uso l’uovo perché preferisco che siano più “patatosi e croccanti” ma, come tanti piatti della tradizione, ogni famiglia ha la sua ricetta ed i suoi segreti.

Un cartello esposto fuori da una vecchia trattoria recita il famoso detto: Giovedì gnocchi, venerdì pesce, e sabato trippa ed una volta tanto, anch’io ho rispettato la tradizione.

 

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