Magazine Maternità

Gocce di memoria.

Da Mafalda1980 @mafalda1980
Ieri sera, mentre stavo per addormentarmi, il mio solito stream of consciousness pre-nanna mi ha portato lontano.
I disegni di Walt Disney fatti dal mio Babbo quando ero piccola.
Il bimbo bastardo che mi picchia all'asilo al Villaggio del Pescatore, vicino a Duino.
Gli enormi -ai miei occhi di treenne- cubi di gommapiuma dell'asilo. Le maestre dell'asilo che mi intimano di non leggere e scrivere in classe, perchè sono "troppo piccola".
La libellula con le ali verdi e blu a Maratea.
La colica di acetone a cinque anni, il ricovero in ospedale a Trieste. Uno dei miei compagni di stanza, un ragazzino che a Grado si era tuffato da una barca, troppo vicino al motore. Gli resta solo metà piede, mi fa impressione ma sorrido ugualmente, penso che in fondo il mio mal di pancia passerà.
All'improvviso la mia mente mi catapulta al 24 ottobre 2010.
L'ostetrica Paola, quella che mi aveva accarezzato la testa durante il primo ricovero l'8 ottobre, quando ero così spaventata... Un gesto umano in ambito ospedaliero.
Mi ha aiutato lei a partorire, due ore prima.
Urla a tutti di andare fuori. Subito.
IlMioAmore mi guarda terrorizzato prima di uscire.
Sono circondata da camici. Mi portano non so dove.
Vedo i neon in alto. La capo ostetrica mi tasta la pancia, prende un pennarello e traccia due righe. Penso cazzo, ho fatto tanto sforzo per partorirla e ora mi tagliano la pancia. Anzi no, ora muoio. Cazzo, non l'ho neanche vista per bene. Cazzo, e ora come faccio? Vabbè, tanto muoio, che me ne frega.
Ora vedo buio, ho gli occhi aperti ma non vedo niente.
L'anestesista mi dice di spingere per trovare una vena. Non ce la faccio a spingere, penso. Sento la mia voce che lo dice, che non ce la faccio. Mi toglie la catenina col cuore di brillantini che mi aveva regalato D., e la da a qualcuno, descrivendola. Come nei film, quando uno viene mandato in carcere e il secondino descrive i suoi oggetti personali. Che me ne frega, tanto ora muoio.
"Questa mica ce la fa", tanto secondo loro sono già addormentata. Vedo le pareti blu e fucsia che mi aiutano a partorire, sento le voci intorno a me e lo sferragliare degli arnesi.
Ovviamente dopo questo amarcord non sono riuscita ad addormentarmi.
Grata a nessuno se non al destino, mi sono alzata e sono andata a baciare IlMioAmore, poi ho guardato la Purulla che dormiva beata.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :