Grillo fa Tze Tze

Tze Tze Versione Beta

Una mosca, ecco cosa era

Implicazioni semantiche 

In occasione della sua passeggiata sulla spiaggia (domenica 3 marzo), Beppe Grillo, s’è fatto riprendere travestito da mosca. Ed quello che ha comunicato, quello che aveva per la testa. Rappresentarsi come una mosca che ronza sulla politica in putrefazione. Decomporre quel che resta della vecchia politica e della seconda repubblica. Quello che fanno le mosche è accelerare la decomposizione.

Tze Tze è la versione beta del palinsesto dell’informazione on line generata dalla rete, messo a punto e di proprietà della Casaleggio Associati. Il simbolo di Tze Tze è una mosca. La mosca è Grillo. La sua passeggiata sulla spiaggia travestito da mosca rientra tra gli strumenti di persuasione messi in moto dalla macchina comunicativa di Grillo e Casaleggio.

Stupire non basta

E dunque, Grillo ha voluto stupire? E’ stata una delle sue trovate per far parlare di sé e del M5S? Si, certo, è quello che fa sempre più spesso, da quando non fa più ridere e fa politica. Ma lo stupore dura poco, passa anche in fretta, e Grillo lo sa. Il fine di questa ennesima trovata, dunque non è il semplice stupire, far parlare di sé. Troppo scontato. Quello che resta è il messaggio subliminale veicolato con il travestimento, quello che s’imprime a livello inconscio, sotto la soglia di percezione, agisce come un’impressione latente che resta, sedimenta, si radica. Uno stereotipo, meglio, un’archetipo.

Il messaggio, inviato all’indomani del risultato elettorale, è diretto alla classe politica, interlocutori sono gli elettori. E dice: siete materia in putrefazione. Il che fa il paio con “siamo arrivati”, “siete circondati”, come da mosche tze tze. Acceleriamo la decomposizione. Ed è in questa occasione che Grillo ha lanciato gli strali contro l’Art. 67 della Costituzione Italiana, con un preciso intento, decomporla.

Implicazione a margine

Le mosche decompongono tutta la materia organica e per un verso sono anche cropofaghe.