Grotesque metafisico.Ombre e nebbia di Woody Allen

C'è un feroce assassino che colpisce di notte, quando la lattiginosa nebbia contrasta con le ombre, in un abbagliante bianco e nero. Un uomo piuttosto maldestro, che "non sa abbastanza per essere incompetente", viene chiamato a pattugliare le strade in una ronda misteriosa, una missione prosciugata di incarico, di ruolo, di valore.
È di tal fatta il pretesto di Woody Allen per una spassosissima, salottiera giostra finto-gotica al ritmo di Kurt Weill, che ho rivisto dopo vent'anni con un piacere ignoto ai tempi del liceo. Ombre e nebbia è una parabola di scatenata di aforismi e dissacratoria intelligenza su ciò che si vede e ciò che si ignora del proprio buio, sulla realtà delle luci che lo fendono.
Film-evento che raduna l'irrinunciabile Mia Farrow, quasi al termine - e sensibilmente - della lunga relazione-sodalizio che l'attrice ebbe con Woody Allen, con John Malkovich, Kathy Bates, Jodie Foster, John Kusack, Madonna e altre star baciate da recente fortuna, Ombre e nebbia scorre via leggero, buffo e sagace tra dilemmi metafisici e interrogativi contingenti.
L'autore si avvale di un bianco e nero virtuosistico, con una composizione dell'immagine sempre ben bilanciata, studiate ed efficaci asimmetrie e una luce capace di attirare sempre l'attenzione il pubblico. Gli spettatori, in effetti, sono tenuti in equilibrio precario sui paradossi di un estro incendiario, senza martirio, eppure svuotato di quella nevrotica reticenza dei personaggi di Woody Allen.
Senza la sfacciataggine cervellotica di film precedenti o successivi, ma con la forza dell'intelligenza e della vita, il regista e autore si mette in gioco con le insicurezze che ha ritagliato per il suo personaggio in bilico maldestro su sceneggiature tanto composite e la forza dello stupore. E, a rimarcare la necessità di questa ricerca, tra prostitute simpatiche e studenti danarosi, tra un circo che non sfonda e un assassino alla Mel Brooks, c'è la puntatura costante di un uomo che conta le domande e le volte in cui gli vengono poste in una sola, definitiva, notte: se crede in Dio, in una vita oltre la morte, in qualcosa oltre alle ombre e alla nebbia.