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Gruner Veltliner Die Ladenschaft 2007, Martin e Anna Arndorfer

Da Vini&terroir

Gruner Veltliner Die Ladenschaft 2007, Martin  e Anna Arndorfer

Uno dei “vigneron” da tenere d’occhio nei prossimi anni. Martin è austriaco, la sua famiglia d’origine è sempre stata nel mondo delle vigne e del vino ,dunque lui è nato pestando e raccogliendo uva. Martin aveva voglia di vedere qualcosa di diverso per questo motivo ha intrapreso una nuova sfida, insieme alla moglie Anna, recuperando una parte dei vigneti del nonno in una delle zone più vocate del Kamptal . Dopodichè ha fatto un deal con suo papà: se entro 4 anni non ottieni risultati ritorni in azienda. Martin nella azienda del papà non è più ritornato!! Ha abbracciato la biodinamica, la filosofia inventata dall’austriaco Rudolf Steiner e che accomuna i grandi vini nel mondo. Nella home page del suo sito troviamo una frase di Euripide ” dove non c’è il vino non c’è amore” che racchiude la filosofia di Martin ed Anna. Uno dei suoi vini che adoro, oltre a il Riesling, è il Die Leidenschfat Gruner Veltliner, vitigno tipico dell’Austria e che quando incontra un grande terroir è capace di sorprenderci.

Gruner Veltliner Die Ladenschaft 2007, Martin  e Anna Arndorfer

Die Leidenschfat Gruner Veltliner 2007

Il nome significa “la passione” e ci mostra quanto sono longevi i grandi vini bianchi del Gruner Veltliner.  Il vino è invecchiato per 10 mesi in barrique di rovere di secondo e terzo passaggio.

Il colore è un giallo paglierino tendente al dorato

Il primo naso è fine, il frutto è maturo,il passaggio in legno è molto discreto .

Il secondo naso ci avvolge in sentori tropicali di mango maturo, a poi l’albicocca, il tiglio e la camomilla. Ottima complessità supportata da una freschezza minerale. Spezie esotiche dolci ci accompagnano in questa meravigliosa passeggiata nei terroir del Kamptal, perchè qquesto è il terroir di Martin dove la natura crea per lui.

In bocca l’attacco è fresco, leggermente nervoso, bilanciato bene dall’alcolicità che è ben presente ma per niente invadente. Ancora fiori di tiglio, mango che ci rivelano una mineralità calcarea discreta ma penetrante. Il finale è lungo ed i suoi aromi e profumi ci rimangono sul palato.

Bravi Martin & Anna

18,7/20


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