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Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe – Tommy Wirkola

Creato il 28 dicembre 2015 da Maxscorda @MaxScorda

28 dicembre 2015 Lascia un commento

Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe
Non si puo’ dire un’infanzia felice quella di due ragazzini, fratello e sorella, abbandonati dai genitori in mezzo ad un bosco. Se poi sopravvivono alla strega che vuole cucinarli, riuscendo ad arrostirla, li si direbbe pronti per gli assistenti sociali. Fortuna per loro ai tempi nei quali la storia e’ ambientata, non esistevano enti parassitari statali e le megere stavano nelle foreste e non occupavano le terze cariche di governo.
In questa epoca illuminata, i due fratellini hanno rivoltato un trauma potenziale in opportunita’ di business, trasformandosi da adulti in una formidabile macchina ammazza streghe dove una telefonata, per cosi’ dire, basta per assumerli e ripulire il proprio villaggio da entita’ maligne. 
In sostanza, che fine hanno fatto Hansel e Gretel dopo la prima disavventura? Nel film la risposta.
Confesso che prima ancora di vederlo, ho trovato l’idea molto molto divertente, intelligente e con forti potenzialita’ come in effetti il film e’ stato. In un mescolio di idee e stili, la fiaba, lo steampunk, Matrix e il Signore degli Anelli.
Piace al bambino cresciuto a spugne che ruttano e all’adulto che fortunato lui, veniva su bello sano spaventandosi per davvero con storie che diciamocelo, erano terribili, divine ma terribili.
Percio’ la strega presa a fucilate e le fiondate ninja che si danno dall’inizio alla fine, perche’ di mazzate se ne danno davvero tante e’ un vero spasso, ancor piu’ se a darle e a riceverle c’e’ Geremy Renner che con questi ruoli ci va a nozze, la faccia di chi non si prende sul serio ma se c’e’ da roncolare qualcuno lo fa con piacere. Mi e’ piaciuto tantissimo, sotto ogni punto di vista Gemma Arterton, morbida e altrettanto fetente, partner perfetta di Renner.
La Famke Janssen e’ e resta una istituzione, regge il peso degli anni da far sospettare sia una strega veramente.
Merito della buona riuscita e dell’idea va al regista Tommy Wirkola, norvegese, conferma che tutto il meglio e’ ormai dominio del nord Europa e solo da li’ puo’ ripartire un Occidente ormai sfondato.
Spero in un seguito, anzi tanti.

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